I piccoli di gufo dormono a pancia in giù come noi umani perché la loro testa è troppo pesante

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di Lorenzo Mattia Nespoli

23 Giugno 2020

I piccoli di gufo dormono a pancia in giù come noi umani perché la loro testa è troppo pesante
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Viviamo nell'era in cui tutto è condiviso all'istante, e può potenzialmente diventare, sui giusti canali e nelle giuste modalità, un vero e proprio fenomeno del web. E spesso dietro a video, immagini e storie si nascondono spiegazioni che vanno oltre l'effetto che avevano ottenuto in un primo momento, quando magari avevano suscitato solo divertimento. Grazie alla rete e ai social gli argomenti si diffondono, arrivando a volte a essere spiegati a tutti in "lezioni" veramente curiose.

Proprio come nel caso della foto di un gufetto che dorme a pancia in giù, divenuta virale su internet perché l'animale sembra quasi "svenuto" per la stanchezza, un po' come succede a noi umani quando proprio non riusciamo a reggerci in piedi e "crolliamo" sul letto. Sebbene in un primo momento l'autenticità dell'immagine fosse stata messa in dubbio, si è scoperto che quel modo di dormire è una vera e propria abitudine dei gufi in tenera età. Il motivo? È più "umano" di quanto si pensi...

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Chiunque, interagendo con un neonato, avrà dovuto sorreggere la sua testa, troppo grande e pesante per un corpicino che ancora non è in grado di sostenerla. Bene: ai piccoli gufi, quando dormono, accade lo stesso. La loro testa è semplicemente troppo pesante perché possano riposarsi "in piedi" come gli adulti. Così i piccoli devono sdraiarsi, assumendo pose che, a un primo sguardo, non possono che farci sorridere.

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Mika McKinnon/Twitter

Mika McKinnon/Twitter

Le conferme sono arrivate da più parti, via social e non solo, come dimostrato anche da un articolo della National Audubon Society. Dopo la prima immagine resa celebre dal web, se ne sono aggiunte diverse, pubblicate da più utenti, che ritraevano i gufi che schiacciavano un pisolino beatamente addormentati sulla pancia, con le zampe allungate all'indietro. Quando sono sugli alberi, tengono gli artigli ben stretti al ramo che scelgono, si sdraiano, girano la testa di lato e cadono in un sonno solitamente breve, ma intenso.

Mika McKinnon/Twitter

Mika McKinnon/Twitter

Difficile non collegare questo atteggiamento al modo di dormire a cui tanti di noi, dopo una lunga giornata o una nottata magari un po' più movimentata del solito, si lasciano andare. In mezzo a tante notizie false e mezze verità, per una volta internet è riuscito a rendere noto un dettaglio curioso e che forse non tutti conoscevano su questi affascinanti volatili.

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