Con lo zoo chiuso per Coronavirus, due panda giganti riescono ad accoppiarsi dopo 10 anni di tentativi

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di Lorenzo Mattia Nespoli

08 Aprile 2020

Con lo zoo chiuso per Coronavirus, due panda giganti riescono ad accoppiarsi dopo 10 anni di tentativi
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Da quando l'emergenza Coronavirus è iniziata stiamo assistendo, giorno dopo giorno, a tutta una serie di fenomeni naturali dei quali sicuramente, in condizioni normali, non saremmo mai stati spettatori. L'inquinamento diminuisce, le acque sono più pulite, gli animali compaiono in luoghi per loro inconsueti. Insomma: con l'uomo chiuso in casa, la natura riprende ciò che è suo, e riesce a fare il suo corso in modo più libero.

Proprio come nel caso di Ying Ying e Le Le, due panda giganti che vivono all'Ocean Park di Hong Kong, e che hanno approfittato della chiusura dello zoo per fare ciò che non riuscivano a fare da 10 lunghi anni.

via CNN

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A volte è solo questione di privacy e tranquillità. Per questi due meravigliosi animali, che da 10 anni non riuscivano ad accoppiarsi, la chiusura dello zoo per Coronavirus è stata proprio l'occasione per rilassarsi e unirsi. A nulla, in passato, sono serviti i tentativi degli operatori del parco: Ying Ying e Le Le proprio non riuscivano a trovare la pace necessaria per avere un po' di intimità.

Ora, con lo zoo chiuso ai visitatori dalla fine di gennaio 2020, i due panda, lontani da occhi indiscreti, rumori e presenze umane, hanno avuto tutte le condizioni ideali affinché potessero accoppiarsi. Gli operatori che li tengono sotto osservazione, infatti, hanno notato in loro i tipici atteggiamenti di quando sono in amore. Il fatto che tutto ciò sia avvenuto in modo totalmente naturale, poi, è un'altra ottima notizia, perché, secondo gli esperti dello zoo, può significare maggiori possibilità di gravidanza rispetto all'inseminazione artificiale.

Anche se è ancora presto per essere sicuri che Ying Ying sia rimasta incinta, i ricercatori si sono detti molto fiduciosi. L'episodio ha fatto presto il giro del mondo e, in mezzo ai tanti eventi tristi a cui stiamo assistendo per la pandemia, si tratta sicuramente di un'ottima notizia per la conservazione di un animale ritenuto oggi sempre più a rischio estinzione.

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