Questi nastri portachiavi con girasoli hanno un significato preciso: cosa fare se incontriamo qualcuno che li indossa

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di Lorenzo Mattia Nespoli

26 Settembre 2019

Questi nastri portachiavi con girasoli hanno un significato preciso: cosa fare se incontriamo qualcuno che li indossa
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Le disabilità con cui molte persone convivono giorno per giorno possono spesso essere caratteristiche che rendono difficili anche le operazioni più semplici. Viaggiare in aereo, ad esempio, per chi non gode di ottima salute o ha problemi con cui deve fare i conti, può diventare molto problematico.

Così, oltre ai normali controlli volti a garantire la sicurezza, per chi viaggia ed è portatore di disabilità, possono aggiungersi spiegazioni o procedure extra, che rendono il tutto di sicuro più lungo e complicato. Partendo da queste problematiche, dallo staff dell'aeroporto londinese di Gatwick è partita, già da qualche anno, un'iniziativa che sta rapidamente prendendo piede in tutto il mondo. Vediamo di cosa si tratta.

via Hidden Disabilities

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Con un semplice accessorio da portare al collo, si può informare subito il personale sulle esigenze speciali di una persona con disabilità nascoste, in caso di qualsiasi emergenza o situazione difficile che potrebbe verificarsi in volo. Si tratta di un nastro portachiavi (o porta-badge) verde, con dei girasoli stampati sopra.

Una precauzione davvero necessaria, come testimoniano le moltissime persone che la stanno adottando. È il caso di Kim Baker, mamma di un bambino affetto da autismo che, prima di partire per Malaga, ha deciso di far indossare lo speciale nastro al figlio, per evitare che, durante la fila all'imbarco, potessero crearsi problemi. Per un bimbo autistico, infatti, una situazione come quella potrebbe essere davvero difficile da affrontare con tranquillità

I membri della sicurezza, infatti, una volta notato l'accessorio verde con i girasoli, hanno preso da parte madre e figlio, per una procedura speciale che evitasse i normali controlli di sicurezza, troppo affollati per un bimbo con autismo.

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"Per favore, offrimi un posto. Ricorda che non tutte le disabilità sono visibili", recita il badge attaccato al nastro. E l'idea è davvero ottima, perché consente a molte persone che soffrono di problemi non "visibili a occhio nudo" di viaggiare più tranquille e serene.

E non si tratta di riservare a chi indossa questo nastro un atteggiamento in qualche modo "preferenziale" o "privilegiato". L'accessorio, al contrario, può rivelarsi un vero salvavita in numerose situazioni. Tanto è vero che il suo utilizzo sta diventando comune anche in supermercati, treni e altri contesti pubblici. Del resto, la solidarietà e l'empatia con chi può trovarsi in difficoltà passano anche attraverso questo.

Non resta che auspicare che i nastri con girasoli diventino una precauzione di cui sempre più persone che lavorano in aeroporti o luoghi pubblici si rendano conto. Ora lo sappiamo: se vediamo qualcuno che li indossa, potremmo essere davanti a una persona con bisogni particolari.

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