La plastica nei nostri mari si sta fondendo con le rocce: benvenuti nell'Antropocene

di Marta Mastrogiovanni

16 Luglio 2019

La plastica nei nostri mari si sta fondendo con le rocce: benvenuti nell'Antropocene
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La plastica è il male dei nostri tempi: super inquinante, sta letteralmente avvelenando il nostro pianeta. Ormai, è talmente diffusa nei mari e negli oceani, da essersi incorporata alle rocce delle coste. Forse non ci siamo ancora resi bene conto della gravità di questo dato, ma non è chiaro quanto altro tempo dovremo far passare prima di superare definitivamente il limite dal quale non potremo più tornare indietro. Resta il fatto che non è un buon segno che la plastica sia diventata parte integrante della geologia del pianeta. 

via Science Direct

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 Ignacio Gestoso

Ignacio Gestoso

I primi agglomerati plastici sono stati rilevati dal biologo marino Ignacio Gestoso nel 2016, epoca in cui il ricercatore ancora non aveva realizzato a pieno la provenienza e la natura di quel materiale ritrovato nelle rocce. Venne chiamato "plasticrust" e dettagliatamente descritto in uno studio di Gestoso e colleghi. Nello studio vengono delineate le caratteristiche del materiale: una specie di muschio sintetico, dai colori brillanti, che si estende per grandi aree sulle rocce della costa presa in considerazione. Con l'occasione, gli scienziati dichiararono che la presenza così diffusa della plastica spalancherà le porte ad una nuova era.

Se la plastica è diventata il simbolo della nostra era, l'Antropocene, l'epoca segnata appunto dal passaggio dell'uomo, l'aggiunta di altri materiali come acciaio, fertilizzanti, residui di radiazioni nucleari ecc., stanno contribuendo alla nascita di questa nuova epoca che potrebbe ben presto entrare nei libri di storia.

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Ignacio Gestoso

Ignacio Gestoso

Una nuova era, dunque, che non sarà poi tanto tranquilla secondo i geologi. Si prevedono infatti l'aumento delle temperature, una maggiore concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, la scomparsa dei ghiacciai, erosioni e consumo globale di acqua in aumento. Per il momento, nulla di buono all'orizzonte insomma.

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