Thilafushi, l'isola paradisiaca che il turismo ha trasformato in una discarica a cielo aperto

di Giuseppe Varriale

18 Luglio 2019

Thilafushi, l'isola paradisiaca che il turismo ha trasformato in una discarica a cielo aperto
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Le Maldive sono un piccolo stato insulare di 26 atolli naturali nel sud-ovest dell'India. Il paese è una nota meta turistica grazie alla bellezza delle sue spiagge e del suo mare cristallino. Il turismo, infatti, è la più grande risorsa economica del paese. Lo sanno bene i proprietari degli oltre 100 resort che ogni anno ospitano milioni di visitatori.

Nel corso degli anni, però, i turisti hanno portato non solo ricchezza, ma anche molti rifiuti.

via BBC.com

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Ibrahim Asad/Wikimedia

Ibrahim Asad/Wikimedia

Per venire incontro alle esigenze dei propri ospiti, i resort delle Maldive hanno dovuto importare parecchi prodotti dall'estero. Questi prodotti sono giunti nel paese in imballaggi spesso non biodegradabili. Basti pensare che gli atolli non hanno grandi disponibilità di acqua potabile e, per questo, sono costretti ad importare centinaia di migliaia di litri di acqua da altri paesi. Quest'acqua, poi, si traduce in migliaia di tonnellate di involucri di plastica.

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Dying Regime/Flickr

Dying Regime/Flickr

Per superare le difficoltà legate all'accumulo di rifiuti, il governo delle Maldive ha avuto l'idea – tanto originale quanto malsana – di costruire un intero atollo artificiale dove seppellire la spazzatura prodotta dai resort.

Thilafushi è il nome dell'atollo lungo 3,5 chilometri e largo 200 metri. Sul suo suolo sono disseminati rifiuti di ogni genere: plastica, legno, carta, ma anche medicinali, pile scariche, persino amianto. Ma l'atollo non riesce a contenere l'enorme massa di rifiuti che ogni giorno vengono prodotti nel paese. Per questo motivo non è raro che tonnellate di immondizia vengano bruciate all'aria aperta.

Shafiu Hussain/Flickr

Shafiu Hussain/Flickr

Nonostante nei giorni in cui il mare è più agitato le acque di Thilafushi vadano ad inquinare anche il mare cristallino degli altri atolli, il governo delle Maldive ha deciso di espandere l'atollo artificiale (che dista solo 7 chilometri dalla capitale Malè).

La situazione sta divenendo intollerabile. I turisti in arrivo nelle Maldive parlano spesso di un fumo nero e denso che è possibile osservare già dai finestrini dell'aereo. Thilafushi rappresenta un pericolo enorme per la salute di chi vive nelle Maldive e di chi decide di andare a visitare questi luoghi una volta stupendi. Bisogna fare qualcosa al più presto!

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