In Italia il primo casello autostradale al mondo che sfrutta il rallentamento dei mezzi per generare energia pulita

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di Claudia Melucci

29 Aprile 2019

In Italia il primo casello autostradale al mondo che sfrutta il rallentamento dei mezzi per generare energia pulita
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Una startup italiana ha inventato un nuovo modo di produrre energia pulita, indipendente dalle fonti fossili. Gli ingegneri della Underground Power srl sono stati i primi a riuscire a convertire in corrente alternata l'energia prodotta da un automezzo in rallentamento. La tecnologia, per sua stessa natura, si presta ad essere installata in prossimità dei caselli autostradali, dove ogni giorno migliaia di mezzi rallentano l'andatura per uscire o entrare dalle strade a scorrimento veloce.

Il progetto è quello di installare la tecnologia nella stazione di Cordignano, sulla A28, che sarà proprio il primo casello autostradale al mondo a vantare di un sistema simile.

In Italia il primo casello autostradale al mondo che sfrutta il rallentamento dei mezzi per generare energia pulita - 1

Il cuore della tecnologia è una pedana posizionata in entrata o in uscita dall'autostrada; quando un veicolo sale sulla pedana, questa subisce una deformazione verticale di circa 3 cm che ha due effetti, quello di esercitare maggiore resistenza sulla ruota, amplificando l'effetto frenante, e quello di attivare il generatore elettrico. 

Si stima che l'installazione della tecnologia nei pressi di un casello autostradale come quello di Cordignano, nei pressi del confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove transitano in media al giorno 5.600 veicoli, possa generare oltre 15 mila kWh annui – un consumo pari a quello di cinque case abitate da quattro persone nello stesso periodo di tempo. L'energia prodotta, però, verrebbe utilizzata nell'immediato, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di circa 11 tonnellate: la pedana infatti, rallentando ulteriormente l'andatura, riduce l'uso dei freni e del conseguente calore generato. 

Il progetto prevede l'installazione presso il casello di Cordignano, a cui seguiranno nove mesi di test: se i risultati ottenuti in laboratorio verranno confermati, Autovie Venete fa sapere che la tecnologia verrà estesa alle altre stazioni della rete autostradale di competenza, iniziando dalla barriera Trieste Lisert. 

La tecnologia può essere sfruttata laddove si verifica un rallentamento dei mezzi, anche all'entrata di un centro commerciale, ad esempio, dove il sistema è stato già testato e dove verrà installato parallelamente al progetto autostradale. L'invenzione è stata apprezzata particolarmente da Canada ed Emirati Arabi uniti, con i quali sono in corso già interessanti trattative. 

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