A Genova debutta Seabin, il cestino che raccoglierà la plastica dal porto 24 ore su 24

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di Claudia Melucci

15 Aprile 2019

A Genova debutta Seabin, il cestino che raccoglierà la plastica dal porto 24 ore su 24
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Prendiamo sempre più consapevolezza di quanto sia urgente un'azione congiunta per arrestare l'inquinamento che ogni giorno si aggrava nelle acque del nostro pianeta. In un'ottica globale, però, è facile perdere di vista quanto i risultati più grandi debbano necessariamente iniziare da piccoli interventiproprio come quello realizzato a Marina di Sestri, a poca distanza dal centro storico genovese, dove è entrato in funziona Seabin, il cestino che raccoglie la spazzatura in mare 24 h, 7 giorni su 7. 

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A Genova debutta Seabin, il cestino che raccoglierà la plastica dal porto 24 ore su 24 - 1

È nato dalla collaborazione tra Coop e Lifegate; Seabin è un cestino della spazzatura, ottimizzato per ripulire le acque dei porti. Debutta nelle acque genovesi di Marina di Sestri, dove convoglierà al suo interno spazzatura di ogni tipo e più particolarmente plastica. 

L'innovazione di Seabin è nella sua semplicità: un meccanismo crea una debole corrente, sufficiente ad attirare i rifiuti galleggianti che vengono collezionati all'interno del bidone. L'acqua, nel frattempo, passa attraverso un sistema di pompe, filtrata e immessa nuovamente in mare.

Seabin raccoglie anche le microplastiche, frammenti minuscoli di plastica che arrecano gravi danni alla fauna marina, che si ripercuotono poi sulla salute dell'uomo nel momento in cui si ciba di alimenti di provenienza marina; questi pericolosi frammenti vengono accumulati in un sacchetto in fibra naturale e poi smaltiti correttamente. 

Seabin è attivo senza sosta tutto il giorno e tutti i giorni, ispezionando circa 25.000 litri di acqua al dì; ha bisogno pochissimi interventi di manutenzione, data la sua semplicità di costruzione, e svolge egregiamente il lavoro nel suo piccolo.

L'intervento è più di natura simbolica e vuole essere l'input per dare il via alla diffusione di questa ed altre iniziative che possono partire molto semplicemente da piccole realtà come quelle dei comuni italiani, contribuendo, comunque, alla salute del pianeta. 

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