10 tecnologie quasi irreali che potrebbero diventare comuni molto presto
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Quando le invenzioni e le scoperte tecnologiche incontrano e coinvolgono organismi viventi e sistemi biologici, si sta entrando in quel ramo della biologia definito come biotecnologia. Numerosi film di successo di Hollywood hanno fatto leva su questo mondo affascinante, con clonazioni improbabili o superpoteri entusiasmati. Il progresso è arrivato però a un punto in cui non si riesce a distinguere la finzione dalla realtà e presto potremmo vedere per strada alberi bioluminescenti o palazzi costruiti con mattoni fatti di batteri. Non stiamo esagerando, queste sono una serie di invenzioni molto promettenti che potremmo presto trovare in circolazione.
1. L'alternativa economica e priva di emissioni di CO2 al cemento: mattoni di bio-cemento prodotto da batteri coltivati
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2. Un gruppo di Biohacker ha creato una sostanza usata come gocce per gli occhi, che potrebbe permettere la visione notturna temporanea alle persone.
3. Sono state studiate microparticelle iniettabili che ossigenano direttamente il sangue, per rimanere in vita fino a 30 minuti nonostante complicanze respiratorie
4. Bio edifici con pannelli in biomasse che catturano calore e producono energia, un vero e proprio ecosistema architettonico
5. Illuminare strade e città grazie ad alberi bioluminescenti creati grazie agli enzimi di meduse e lucciole
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6. Le lenti bioniche che permettono alla gente di avere una vista di 20/20. Si innestano chirurgicamente e prevengono la cataratta
7. Nuovi detergenti a base di batteri vivi che si passano sulla pelle al posto dei dannosi e inquinanti saponi
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8. Cornee umane stampate con una stampante 3D, grazie a uno speciale bioinchiostro a base di cellule staminali
9. La carne cresciuta in laboratorio potrebbe presto arrivare sulle nostre tavole, per aiutare a combattere gli allevamenti intensivi e ridurre i costi ambientali
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10. Zanzare geneticamente modificate per la riproduzione di esemplari maschili. Sono infatti le femmine le responsabili delle punture, e questo limiterebbe la diffusione della malaria
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