Soffri di fatica cronica? Potrebbe dipendere da un sistema immunitario iperattivo

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di Marco Renzi

23 Dicembre 2018

Soffri di fatica cronica? Potrebbe dipendere da un sistema immunitario iperattivo
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Non tutti sono a conoscenza dell'esistenza di una sindrome insidiosa e difficile da diagnosticare, chiamata encefalomielite mialgica (CFS/ME), o più comunemente sindrome da fatica cronica. Essa si manifesta innanzitutto con una sensazione di spossatezza che nemmeno il riposo riesce ad attenuare, affiancata da confusione mentale, difficoltà nel ricordare le cose, insonnia e anche dolori cronici.

Per la natura dei sintomi viene spesso scambiata per un disturbo riconducibile a problemi di natura psicologica, ma oggi i medici sono sempre più preparati per diagnosticarla e ciò favorisce anche la ricerca di una possibile causa. Un approccio nuovo allo studio della patologia ha permesso di ipotizzare una connessione con il sistema immunitario, e precisamente con un sistema troppo laborioso.

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Mic445/Flickr

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Nell'ambito di uno studio britannico pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology, la ricercatrice Alice Russell del King's College di Londra ha tentato un approccio diverso da quello tradizionale, usando come modello per la patologia un'altra infezione facilmente misurabile. Sono stati impiegati 55 pazienti affetti da epatite C cronica, ai quali per un anno è stata iniettata una proteina che serve a stimolare la risposta immunitaria.

Durante il trattamento, la quasi totalità dei pazienti ha registrato una diminuzione dell'infezione, registrando però come effetto collaterale una spossatezza anomala e fortissima. All'interno del campione, 18 pazienti hanno poi continuato a mostrare questa condizione di stanchezza anche 6 mesi dopo la fine del trattamento: dalle analisi sono risultati dei marcatori infiammatori diversi rispetto agli altri, e i ricercatori hanno dato a questi la responsabilità.

Superati i sei mesi dalla terapia però, non vi era più differenza tra i marcatori infiammatori dei 18 pazienti "stanchi" e il resto del gruppo, ma la stanchezza c'era ancora: la causa era sparita, ma la conseguenza sembrava persistere.

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Abbie Bernet/Unsplash

Abbie Bernet/Unsplash

Ciò ha portato i ricercatori a trarre una possibile conclusione: una risposta eccessiva del sistema immunitario comporta delle alterazioni al livello cerebrale, muscolare o metabolico, tali da sviluppare una condizione cronica che permane anche quando la risposta immunitaria finisce. Ovviamente il perché questo avvenga, e il motivo per cui alcune persone siano più predisposte di altre (in questo caso erano 18 su 55) sono nodi ancora tutti da sciogliere.

I ricercatori sono però convinti di essere sulla strada giusta, che ci permetterà anche di comprendere sempre meglio il modo in cui il sistema immunitario influisce sull'equilibrio del nostro corpo.

Source: https://www.kcl.ac.uk/news/news-article.aspx?id=9415b472-a834-4b1f-9609

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