Oggi puoi scegliere il colore degli occhi di tuo figlio prima ancora di restare incinta

Marco Renzi image
di Marco Renzi

15 Novembre 2018

Oggi puoi scegliere il colore degli occhi di tuo figlio prima ancora di restare incinta
Advertisement

Quando eravate tra i banchi di scuola vi sarà certamente capitato di studiare il modo in cui i geni si trasmettono di generazione in generazione, e in particolare la divisione tra caratteri dominanti e recessivi che determina l'ereditarietà di alcune caratteristiche fisiche.

Secondo una ricerca del Wall Street Journal, oggi alcune cliniche che si occupano di fertilità hanno approfondito molto gli studi su questi temi, al punto da proporre ai loro clienti dei servizi piuttosto inquietanti. In particolare, esistono cliniche che permettono ai futuri genitori di "scegliere" preventivamente il colore degli occhi del nascituro.

Advertisement
pxhere

pxhere

Quando si esegue un impianto di embrioni al fine di avere una gravidanza, le cliniche svolgono una serie di esami per stabilire principalmente l'assenza di particolari patologie prima che l'embrione venga impiantato. Ebbene, con un simile procedimento possono determinare con buona approssimazione il colore degli occhi che il bambino svilupperà.

In altre parole, tra i vari ovuli che vengono fecondati, quello scelto non sarà soltanto quello più sano, ma anche quello che risponderà a determinate caratteristiche fisiche. Ovviamente se il padre e la madre hanno gli occhi marroni da 10 generazioni, sarà piuttosto improbabile che uno degli embrioni abbia gli occhi chiari; ma ammettiamo che uno dei due genitori abbia gli occhi azzurri: in quel caso la clinica procederà per tentativi, impiantando solo l'embrione che finalmente riporterà la combinazione giusta per avere gli occhi azzurri.

Advertisement
pxhere

pxhere

Inutile dire che questa pratica si insinui in un terreno decisamente ambiguo, in cui dal colore degli occhi si potrebbe facilmente passare ad altre caratteristiche fisiche (altezza, sesso, intelligenza), fino ad aprire alla possibilità di "costruirsi" il bambino a tavolino, mettendo insieme i tratti che si ritengono più appetitosi.

Progresso o distopia?

Advertisement