Ritrovata una scarpetta romana finemente decorata di 2000 anni: lo stato di conservazione è incredibile

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di Claudia Melucci

23 Agosto 2018

Ritrovata una scarpetta romana finemente decorata di 2000 anni: lo stato di conservazione è incredibile

Quello che dimentichiamo spesso è il fatto che molte delle nostre abitudini e modi di fare di oggi sono retaggi di epoche antichissime: tenendo presente questo, non ci dovrebbe stupire che nell'Antica Roma le scarpe fossero uno status symbol, proprio come lo sono in parte oggi. Dalle scarpe si poteva capire al volo le condizioni economiche di chi le indossava.

A proposito di calzature dell'epoca romana, gli archeologi hanno ritrovato una scarpetta in pelle straordinariamente conservata, risalente al 90 d.C.: gli intricati motivi geometrici sul materiale lasciano pensare ad una proprietaria molto benestante. 

La scarpetta è stata ritrovata nell'area archeologica di Saalburg, dove secoli fa sorgeva un forte romano.

La scarpetta è stata ritrovata nell'area archeologica di Saalburg, dove secoli fa sorgeva un forte romano.

Mictlantecuhtli/Reddit

Nei pressi del forte, oggi visibile sebbene nel corso dei secoli sia stato modificato più volte, si creò una comunità di circa 2000 persone. L'area è molto famosa per l'abbondanza di reperti archeologici che ha fatto riaffiorare nel tempo, tutti riuniti nel Museo di Saalburg.

Il forte risale al 90 d.C. e alla stessa epoca si pensa appartenga la scarpetta.

 

Carole Raddato/Wikimedia

Carole Raddato/Wikimedia

I romani ponevano molta attenzione nella realizzazione delle calzature: ne avevano di diversi tipi, uno per ogni occasione e ambiente. I cittadini facoltosi indossavano calzature diverse a seconda che calpestavano superfici esterne o interne di una casa, esistevano le scarpe per camminare nella pioggia e per i soldati che dovevano percorrere lunghe distanze.

Non solo ne avevano di tanti tipi, ma dedicavano del tempo anche a curarle dal punto di vista estetico: ovviamente le decorazioni erano più abbondanti nelle calzature destinate alle persone benestanti. 

Nel caso della scarpetta di Saalburg, considerata la qualità dei dettagli ricavati dalla lavorazione della pella, si pensa che sia stata indossata di una donna di un ceto sociale elevato. Ha una suola molto spessa, quindi si può classificare senza dubbio come una scarpa da esterno - quelle da interno erano di tessuto e senza suola. 

Carole Raddato /Wikimedia

Carole Raddato /Wikimedia

La scarpetta di Saalburg non rappresenta una scoperta eccezionale per l'oggetto in sé, ma per lo stato di conservazione con cui essa è giunta ai giorni nostri. La possibilità di studiare a fondo le tecniche di lavorazione e di rilevare altri dettagli invisibili ad occhio nudo, arricchiranno le conoscenze che abbiamo sull'epoca romana.