La rivincita degli smemorati: dimenticare le cose potrebbe renderti più intelligente, suggerisce uno studio

di Silvia Ricciardi

20 Novembre 2017

La rivincita degli smemorati: dimenticare le cose potrebbe renderti più intelligente, suggerisce uno studio
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A volte ci capita di dimenticare dalla più banale delle sciocchezze alla più importante delle annotazioni. Andando a fare la spesa non ricordiamo più uno degli alimenti chiave di cui stavamo parlando solo poche ore prima a casa oppure chiacchierando con amici vogliamo citare quel libro di quell'autore, ma non ci sovviene né il titolo dell'uno né il nome dell'altro...

Insomma, ci sentiamo come se dovessimo fare una cura ricostituente perché così proprio non va, perché dobbiamo ricordare (quasi) tutto. E invece non ci dobbiamo preoccupare assolutamente perché uno studio condotto da due ricercatori dell'Università di Toronto rivela quanto sia importante dimenticare...

via sciencealert.com

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Jacob Bøtter/Flickr

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Paul Frankland e Blake Richards, ricercatori dell’Università di Toronto, in Canada, hanno portato avanti uno studio secondo cui dimenticare le cose è sintomo del corretto funzionamento del cervello, e aiuterebbe la mente ad avere performance migliori.

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Unknown/Wikimedia

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È di estrema importanza che il cervello sia in grado di selezionare le informazioni che acquisisce e sia anche in grado di eliminare i dettagli irrilevanti, focalizzandosi così su una visione più generale: questo per far sì che si riescano a prendere decisioni in modo più risoluto”, queste le parole di Blake Richards che smentisce quindi il fatto che chi sia in grado di ricordare di più sia anche più intelligente, confermando quasi il contrario.

pixabay.com

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L’eliminazione di informazioni poco importanti consente quindi di incrementare le nostre capacità analitiche, focalizzando l'attenzione sulle cose fondamentali ed evitando di far lavorare il nostro cervello inutilmente.

pixabay.com

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I ricercatori hanno elaborato questa ricerca dopo aver condotto per diversi anni delle ricerche sulla perdita di memoria e sull’attività cerebrale, prendendo in esame sia esseri umani che animali.

La conclusione? “Se sei uno che dimentica dettagli occasionali - ribadisce Richards -  questo può voler dire che la tua memoria è in salute e fa esattamente quello che dovrebbe fare”.

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