17 regole di etichetta che tutti dovrebbero conoscere

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di Claudia Melucci

17 Luglio 2017

17 regole di etichetta che tutti dovrebbero conoscere
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Molti ritengono che il bon ton sia qualcosa di antiquato, delle regole che ai giorni nostri non si usano più. Al contrario, il testo delle buone maniere è ancora in pieno vigore e anzi il mondo andrebbe decisamente nel verso migliore se tutti le rispettassimo. Non si tratta di comportarsi bene a tavola, di chiedere il permesso quando ci si allontana dai commensali o di tenere il tovagliolo sulle gambe: il galateo contiene indicazioni appartenenti ai contesti più disparati, e leggerle di nuovo è magari un'occasione per attuarne qualcuna dimenticata. 

KillerChihuahua/Wikimedia

KillerChihuahua/Wikimedia

  • Se dici "Ti invito a cena", è sottinteso che pagherai anche le spese. Per suggerire che ognuno pagherà la propria parte è preferibile non usare il verbo 'invitare'.

  • Non fare mai visite a sorpresa: l'incontro potrebbe risultare non gradito soltanto per non aver avvertito dell'arrivo. 

  • Non poggiare mai lo smartphone sul tavolo: oltre ad una questione igienica è anche una mancanza di rispetto nei confronti degli altri commensali. Si pone in questo modo l'accento sull'importanza che ha il dispositivo, che costituisce una possibilità di isolarsi dagli argomenti e dalle persone perché probabilmente non così interessanti. 

  • L'uomo non deve mai offrirsi di portare la borsa ad una donna: il peso potrebbe lasciare intuire la presenza di oggetti che non vogliono essere resi noti. Il gentiluomo può offrirsi al più di portare il suo giubbotto per lasciarlo nel guardaroba. 

  • Se si cammina con una persona che si ferma a parlare con dei conoscenti è buona educazione salutare queste persone sia all'inizio che alla fine della conversazione.

  • Non sempre devono essere usate le bacchette per mangiare il sushi: le donne possono scegliere di mangiarlo con le mani. 

  • In caso di discussione in un luogo pubblicare non si dovrebbe mai rispondere alle offese dell'interlocutore: mai seguire l'alzarsi del tono di voce ma rimandare il tutto ad un luogo più appropriato, salutando con un sorriso. 

  • L'uomo dovrebbe sempre camminare a sinistra della donna. Solo i militarsi sono un'eccezione per avere la possibilità di salutare i superiori. 

  • In caso di una pozzanghera è sempre bene rallentare nei suoi pressi per evitare di bagnare i pedoni. 

  • Nove cose non devono essere dette: l'età, il patrimonio personale, le tensioni familiari, la religione, i problemi di salute, le storie d'amore, i regali, i traguardi e le disgrazie. 

  • La buona regola in termini di profumi è moderazione: non è educazione abbondare con fragranze per il corpo o per gli ambienti. 

  • Al ristorante è bene far capire ai camerieri se abbiamo finito di mangiare o meno: posizionando adeguatamente le posate è anche possibile comunicare un giudizio negativo o positivo, che poi verrà riferito in cucina (foto). 
  • In presenza di una donna, gli uomini possono fumare solo con il suo consenso.

  • Un persona che entra in una stanza dovrebbe essere sempre la prima a salutare.

  • In caso di incertezza nell'abbigliamento, scegliere sempre la soluzione più sobria. 

  • Non ridere né parlare ad alta voce: non fissare le persone. 

  • Esclama "Grazie" sempre e comunque, anche quando non ti sembra così necessario. 

Vogliamo concludere con una frase detta dal bravissimo attore Jack Nicholson:

"Faccio molta attenzione ai miei modi. Nel passare un piatto nel modo giusto, nel non urlare per comunicare da una stanza all'altra, nel non aprire una porta chiusa senza bussare, lasciare passare una donna prima di me. Lo scopo di queste semplicissime regole è quello di rendere la vita migliore. Ci tengo molto all'educazione: le buone maniere contano. È un linguaggio universale e comprensibile di rispetto reciproco."

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