Perché è così difficile fissare negli occhi l'altra persona quando parliamo?
![Perché è così difficile fissare negli occhi l'altra persona quando parliamo?](https://img.wtvideo.com/images/original/13719.jpg)
Quando siamo innamorati passiamo diverso tempo persi nello sguardo del nostro amore (o almeno così ci sembra), ma fissare dritto negli occhi una persona per dieci minuti di seguito non è qualcosa che facciamo comunemente. Un esperto di psicologia cognitiva di nome Giovanni Caputo ha scoperto che sottoporsi a questo esperimento induce un'alterazione dello stato di coscienza di una persona che può avere conseguenze impressionanti, incluse delle allucinazioni.
via researchgate.net
Un esperimento dai risultati curiosi...
![Un esperimento dai risultati curiosi...](https://img.wtvideo.com/images/article/list/13719_1.jpg)
Riprendendo un esperimento simile fatto in precedenza, il professor Caputo ha sottoposto un gruppo di 20 persone (sistemate a coppie) sedute una di fronte all'altra a un metro di distanza a fissarsi negli occhi in una stanza con le luci soffuse. Un altro gruppo è stato invece posizionato con le sedie rivolte verso delle pareti completamente spoglie.
Una volta trascorso il tempo deciso, ai membri dei due gruppi è stato chiesto di compilare dei questionari attraverso i quali descrivere le esperienze vissute. Coloro che avevano fissato negli occhi una persona hanno riportato testimonianze tanto simili quanto particolari:
"Dal questionario sulle esperienze dissociative hanno tutti evidenziato una particolare percezione dei colori e dei suoni (più lievi o forti del normale), la sensazione di sentirsi distaccati dalla realtà e che il tempo scorresse più lentamente. Sul questionario incentrato sulle visioni, il 90% dei partecipanti ha dichiarato di aver visto delle deformazioni facciali, il 75% di aver visto un mostro, il 50% ha detto di aver scorto nel viso dell'altro qualche tratto della propria faccia e il 15% ha dichiarato di aver colto i tratti somatici di un parente".
Perché avviene tutto questo? Pare che i nostri neuroni si adattino alle situazioni in cui la stimolazione rimane fissa alterando la percezione di tutto ciò che ci sta attorno. Per il professor Caputo i dati raccolti grazie al suo esperimento rappresentano un efficace strumento per lo studio dei sintomi dissociativi indotti sperimentalmente e le apparizioni simil-allucinazioni.