Brutte ma buone: uno studio rivela che le varietà di mela antiche contengono più antiossidanti

di Giulia Bertoni

11 Maggio 2017

Brutte ma buone: uno studio rivela che le varietà di mela antiche contengono più antiossidanti
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Andate al supermercato e quando comprate le mele scegliete solo quelle più belle, toste e prive di ammaccature. Comprensibile ma ora uno studio portato avanti dall'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna chiarisce come le varietà di mela più antiche abbiamo caratteristiche nutrizionali di gran lunga migliori rispetto a quelle commerciali, in particolar modo per quanto riguarda la presenza di antiossidanti. 

Immagini: Comunità montana del Casentino 1/2

via unipi.it

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Varietà di mele a confronto: quelle antiche sono le migliori

Varietà di mele a confronto: quelle antiche sono le migliori

Comunità montana del Casentino

Lo studio dei ricercatori dei due istituti ha analizzato le proprietà nutraceutiche di alcune varietà antiche di mele sia fresche che essiccate, in particolare quelle originarie della zona del Casentino (provincia di Arezzo) fra cui la Mantovana, la Mora, la Nesta, la Cipolla, la Ruggina e la Sassola, con quelle rilevate in una qualità commerciale, la Golden Delicious.
Dalle analisi è subito balzato agli occhi come le prime risultino maggiormente ricche di antiossidanti, in particolare di polifenoli, molecole organiche naturali altamente benefiche per la nostra salute ma che sono difficili da assumere con la dieta perché di bio-disponibilità bassa.
Ognuna delle suddette varietà è stata analizzata mediante la risonanza magnetica nucleare, una tecnica spettroscopica che ha permesso di constatare come la Golden Delicious contenga sempre meno polifenoli rispetto alle varietà antiche. La corona di mela con più antiossidanti in assoluto è andata alla varietà Cipolla con una percentuale doppia rispetto alla varietà commerciale.
La professoressa Valentina Domenici del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale ha commentato i risultati dicendo che proporre la vendita sotto forma di prodotto essiccato [e fattibile anche a livello domestico, N.d.R] potrebbe essere "un modo per valorizzare queste mele non belle, magari come snack o in preparazioni come il muesli, e di salvaguardare queste varietà tipiche locali".

 

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