Un terzo dei giovani sotto i 30 anni dice di indossare la stessa biancheria più volte senza lavarla: il report

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di Francesca Argentati

27 Marzo 2024

Un terzo dei giovani sotto i 30 anni dice di indossare la stessa biancheria più volte senza lavarla: il report
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Un report australiano ha voluto fare luce sulle abitudini di bucato delle persone, con un occhio di riguardo per la generazione Z: ecco i curiosi dati emersi che lasciano perplessi.

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Abitudini di bucato della generazione Z

Abitudini di bucato della generazione Z

Pexels

Lo studio di LG Electronics, “Laundry Care Report 2024”, ha voluto esaminare le abitudini della popolazione australiana circa la frequenza del lavaggio della biancheria e su quante volte viene nuovamente indossata prima di finire nel cesto del bucato. Il report si è concentrato particolarmente su una precisa fascia demografica: quella della generazione Z, che comprende indicativamente le persone nate dalla metà degli anni Novanta al 2010. Gli attuali giovani under trenta hanno stupito: più del 30% di questa generazione ha ammesso d3 indossare almeno due volte mutande e calzini prima di lanciarli in lavatrice.

Non solo: anche gli indumenti da palestra sudati hanno la stessa sorte, con circa un quarto (26%) degli australiani che confessa di riutilizzarlo due volte senza lavarlo. In generale, un australiano su cinque rimette la stessa biancheria intima più volte prima di destinarla al lavaggio.

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Bucato, un "compito opprimente"

Secondo LG Electronics, biancheria e abbigliamento sportivo sono i capi che dovrebbero essere lavati più spesso, insieme agli asciugamani da bagno, che invece il 50% degli australiani usa più di quattro volte prima di igienizzare.  Shannon Tweedie, marketing manager del settore elettrodomestici di LG Australia, ha affermato: "Il report dipinge un quadro chiaro di come molte famiglie australiane trovino questo compito dispendioso in termini di tempo e talvolta opprimente."

La conclusione, secondo Tweedie, è che il fatto di saltare passaggi chiave come fare la lavatrice e stirare gli indumenti, evitando completamente i lavaggi a secco, indica che le persone con poco tempo a disposizione hanno bisogno di una soluzione alternativa al bucato. Tuttavia, la questione più interessante riguarda proprio la generazione Z, "colpevole" di essere "la più trasgressiva".

Perché la generazione Z indossa la biancheria più volte?

Perché la generazione Z indossa la biancheria più volte?

Unsplash

I meno interessati all'igiene della propria biancheria sono risultati proprio i giovani membri della Gen Z, metà dei quali ha dichiarato di riporre su una "zona di limbo", ovvero una sedia - naturalmente ricolma - gli indumenti che non sono ancora abbastanza sporchi da essere lavati, ma neppure sufficientemente puliti da essere riposti nei cassetti o negli armadi. Ma questo riguarda solo l'Australia o si tratta di una tendenza comune, che riguarda in modo generale questa fascia demografica? Una tendenza crescente verso una scarsa igiene e conseguente cura della persona potrebbe rivelarsi preoccupante e affondare le sue radici in diversi fattori, che spaziano dalla mancanza di tempo alla necessità di risparmiare sul consumo di acqua ed elettricità, fino alla semplice "pigrizia".

In ogni caso, il report ha anche rilevato che non è solo il bucato a mettere alla prova gli australiani, ma anche l'abitudine di piegare e sistemare in modo ordinato gli indumenti nell'armadio è piuttosto trascurata. Se per il 41% delle famiglie intervistate si tratta di un rituale piacevole, il 27% ha dichiarato di aver rinunciato totalmente a stirare, mentre due persone su cinque lo fanno solo in casi eccezionali. Il 42%, infine, preferisce buttare via i propri vestiti macchiati piuttosto che trovare una soluzione, perché non sa come farli tornare puliti, ammettendo una scarsa conoscenza dei propri elettrodomestici. Secondo la Tweedie, questo "delinea un vivido ritratto dei nostri dilemmi della lavanderia, evidenziando una ricerca collettiva di soluzioni più semplici a quello che evidentemente è un compito arduo per molti."

La ricerca della comodità, in una società sempre più frenetica, sembra diventata la priorità. Anche a discapito dell'igiene. Sapevi che la generazione dei millennial, invece, potrebbe diventare la più ricca della storia?

 

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