Analizzate ciocche di capelli appartenute a Beethoven: ecco cosa accadde davvero al compositore

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di Francesca Argentati

20 Febbraio 2024

Analizzate ciocche di capelli appartenute a Beethoven: ecco cosa accadde davvero al compositore
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Gli scienziati si sono concentrati su alcune ciocche di capelli appartenute a Beethoven, scoprendo cosa accadde davvero al genio della musica a quasi due secoli dalla sua scomparsa.

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Esaminate 5 ciocche di capelli di Beethoven

Esaminate 5 ciocche di capelli di Beethoven

Joseph Willibrord Mähler/Wikimedia commons - Public domain

Ludwig van Beethoven non ha certo bisogno di presentazioni: il compositore tedesco, vissuto tra il 1770 e il 1827, ha segnato in modo indelebile la storia della musica occidentale, nonostante perse progressivamente l'udito ancora prima di compiere trent'anni. Nonostante questo ostacolo, continuò a comporre, suonare il piano e dirigere orchestre incarnando il più alto classicismo viennese. A quasi duecento anni di distanza, uno studio ha svelato dettagli sulle condizioni in cui versava nell'ultima parte della sua vita, esaminando delle ciocche di capelli conservate fino a oggi. Dalle analisi sono emerse informazioni finora sconosciute e che fanno luce su cosa accadde realmente a Beethoven.

Grazie a cinque ciocche raccolte durante la vita del compositore, gli scienziati hanno ricostruito il suo genoma. L'analisi delle ciocche conferma la perdita progressiva dell'udito come è ben noto dalle biografie del compositore e come lui stesso volle che si rendesse noto ai suoi contemporanei, nonché ai posteri. Tuttavia svela anche le cause, fino ad oggi rimaste sconosciute ai biografi ed esperti, ed anche allo stesso medico che seguì Beethoven da vicino. 

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Sequenziato il genoma di Beethoven

Sequenziato il genoma di Beethoven

Current Biology

Com'è noto, Beethoven non godette di ottima salute per la maggior parte della sua vita, ma le origini dei suoi problemi non sono mai state confermate. Tuttavia, lo studio delle ciocche ottenute da collezionisti e discendenti ha dimostrato che il genoma del compositore comprendeva vari fattori di rischio ereditari, che potrebbero rappresentare l'effettiva causa del suo peggioramento.

Unitamente a condizioni già presenti e alle presunte abitudini di Beethoven, secondo Tristan James Alexander Begg, tra gli autori dello studio e antropologo biologico dell'Università di Cambridge, Inghilterra, questi fattori genetici potrebbero essere stati determinanti. 

Il DNA di Beethoven mette in dubbio anche un segreto famigliare

Il DNA di Beethoven mette in dubbio anche un segreto famigliare

Carl Jaeger - Library of Congress/Wikimedia commons - Public domain

La vita di Beethoven, terminata prematuramente all'età di 56 anni, vide un'interruzione della carriera dovuta alla sordità, iniziata a 25 anni e divenuta totale a 45 anni. Nonostante questo, continuò a comporre musica e a realizzare capolavori inestimabili come la Sinfonia numero 9, per citarne solo una.

Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno dovuto attingere non solo alle ciocche di capelli, ma anche a documenti e a referti medici storici sulla salute di Beethoven. Delle 30 ciocche sopravvissute fino ai giorni nostri, le cinque scelte dagli scienziati sembrano corrispondere a un singolo uomo di origini mitteleuropee, lasciando pochi dubbi sulla loro autenticità. 

Inoltre, è emerso che il cromosoma Y nei cinque campioni di capelli esaminate non corrisponde a quello di altri cinque individui che hanno lo stesso antenato di Beethoven, vissuto nel XIV secolo: questo sembra suggerire la presenza di un figlio al di fuori del matrimonio tra gli antenati paterni di Beethoven.

In ogni caso, quasi due secoli più tardi il desiderio del compositore di rendere note le sue condizioni fisiche per una maggiore comprensione pubblica è stato esaudito.

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