Impossibile guardare la foto di uno sbadiglio senza avvertire la necessità di sbadigliare: ma perché succede?

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di Gianmarco Bonomo

29 Gennaio 2024

Impossibile guardare la foto di uno sbadiglio senza avvertire la necessità di sbadigliare: ma perché succede?
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Ci sono gesti che compiamo ogni giorno in modo automatico, quasi senza rendercene conto. Uno di questi è lo sbadiglio, un comportamento diffuso in tutte le società che ha una caratteristica molto particolare: è contagioso. In questo articolo, vedremo proprio perché lo sbadiglio è contagioso e da cosa dipende questa strana “condivisione” del genere umano.

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Perché sbadigliamo?

Perché sbadigliamo?

Pexels

Lo sbadiglio è un gesto presente in tantissimi animali diversi: si tratta quindi di un comportamento diffuso in diverse specie e spesso associato a fame e stress. Negli esseri umani lo sbadiglio conserva la dimensione sociale, ma non indica queste due condizioni. Al contrario, potrebbe rappresentare un segnale di stanchezza che comunica agli altri membri del gruppo una scarsa vigilanza momentanea.

Da questo punto di vista, attribuire questo significato allo sbadiglio avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella nostra evoluzione, aiutandoci a rimanere vigili di fronte ai pericoli. Eppure, non esiste soltanto un tipo di sbadiglio ma ce ne sono almeno due. C’è lo sbadiglio spontaneo, certo, quello che ci coglie quando siamo annoiati o stanchi. E poi c’è lo sbadiglio contagioso, un comportamento che riproduciamo dopo averlo visto in qualcun altro. Ma perché lo sbadiglio è contagioso?

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Perché lo sbadiglio è contagioso?

Perché lo sbadiglio è contagioso?

Pickpik

Il fatto che lo sbadiglio sia contagioso non è certo sfuggito ai ricercatori, che hanno individuato nei neuroni specchio i probabili responsabili di questo comportamento. Si tratta di neuroni che vengono attivati quando eseguiamo un’azione e quando osserviamo qualcun altro farlo, e che verrebbero coinvolti anche quando osserviamo lo sbadiglio di qualcun altro. In pratica, guardando un’altra persona, si attivano le stesse aree del cervello che attiviamo quando siamo noi stessi a compiere questa azione.

Allo stesso tempo, per capire perché lo sbadiglio è contagioso non possiamo neanche eliminare del tutto la matrice sociale. Per esempio, i bambini con disturbi dello spettro autistico che presentano deficit nelle abilità sociali manifestano lo sbadiglio contagioso in misura minore.

Lo sbadiglio è contagioso anche negli animali?

Lo sbadiglio è contagioso anche negli animali?

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Lo sbadiglio è contagioso per gli esseri umani, e stando alle ultime ipotesi si tratta di un fenomeno complesso a livello cerebrale e sociale. Ma lo è anche per gli altri animali? Per esempio, i primati presentano dinamiche sociali che includono anche uno sbadiglio contagioso. Lo stesso si può dire anche per alcuni felini, per i quali lo sbadiglio servirebbe a coordinare e sincronizzare le azioni all’interno di un branco. Si tratta sempre di una forma di empatia legata a emozioni come stress, ansia e noia, ma assume anche altre funzioni più “sociali”.

A oggi, quindi, sembra che l’empatia possa giocare un ruolo chiave nello sbadiglio contagioso, come d’altronde osservato anche in alcuni animali che vivono in branco. Non possiamo dire che si tratti soltanto di neuroni specchio, o soltanto di consuetudini sociali, quanto di un fenomeno complesso che contribuisce a forme più avanzate di vita sociale. E, nel nostro caso, a farci capire che è il momento di andare a letto o di fuggire da una situazione più noiosa del previsto.

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