Archeologi scoprono un tunnel che potrebbe portare alla tomba di Cleopatra

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di Gianmarco Bonomo

21 Dicembre 2023

Archeologi scoprono un tunnel che potrebbe portare alla tomba di Cleopatra
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Dopo migliaia di anni e tantissime scoperte archeologiche, l’Antico Egitto continua a riservare sorprese. Nella città di epoca ellenica Taposiris Magna, infatti, gli archeologi hanno rinvenuto un tunnel scavato nella roccia che potrebbe portare alla tomba perduta di Cleopatra. Vediamo quali sono i dettagli di questa impresa.

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Un sito archeologico ricco di storia: Taposiris Magna

Un sito archeologico ricco di storia: Taposiris Magna

Koantao/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0 DEED

La città di Taposiris Magna, fondata da Tolomeo II intorno al 280 a.C., è più di un semplice luogo storico. Certo, il centro ellenico risente dell’influenza della vicina Alessandria d’Egitto, ma si lega anche al culto degli antichi Dei. Infatti, il suo nome vuol dire “grande tomba di Osiride”, come d’altronde testimonia il tempio dedicato al dio egizio e alla dea Iside.

Gli scavi che hanno interessato l’area nel corso degli anni hanno rinvenuto una quantità eccezionale di reperti del periodo. Monete con i volti di Alessandro Magno e Cleopatra, piccole statue di Iside e un’antica necropoli possono fornire un’idea della storia sepolta sotto la sabbia di Taposiris Magna. Proprio la necropoli ha attirato l’interesse degli archeologi. All’interno ci sono infatti diverse mummie in stile greco-romano, e c’è una buona probabilità che vi siano anche i luoghi di sepoltura di Marco Antonio e di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto. Ma come arrivarci?

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Scoperto un tunnel che potrebbe portare alla tomba di Cleopatra

Scoperto un tunnel che potrebbe portare alla tomba di Cleopatra

Ministry of Tourism and Antiquities وزارة السياحة والآثار/Facebook

La scoperta del tunnel sotto Taposiris Magna riaccende le speranze di ritrovare la tomba di Cleopatra. La galleria è infatti alta 2 metri e scavata attraverso 1300 metri di arenaria: di certo non una realizzazione semplice o casuale, ma un’opera voluta e costruita da mani esperte. Se alcune parti del tunnel sono ormai sommerse dalle acque del Mar Mediterraneo, alcune invece si sono salvate dallo scorrere del tempo.

Ad aggiungere un livello di complessità alla scoperta, c’è anche l’estrema somiglianza del tunnel di Taposiris Magna con il tunnel di Eupalinos. Quest’ultimo è un acquedotto dell’antica Grecia. Che la galleria scoperta nella città egizia sia davvero una via per la tomba di Cleopatra? Saranno necessarie ulteriori indagini e ulteriori scavi, ma l’obiettivo è anche quello di utilizzare una squadra di sommozzatori per analizzare le parti sommerse. Per il momento, è sicuro soltanto che c’era una connessione fra l’ultima regina d’Egitto e il tempio di Taposiris Magna.

La via per la tomba di Cleopatra: finalmente la volta buona?

La via per la tomba di Cleopatra: finalmente la volta buona?

Olaf Tausch/Wikimedia Commons - GFDL Version 1.2 / Rama/Wikimedia Commons - CeCILL

La rete di tunnel che si estende dal Lago Mareotide al Mar Mediterraneo svela un intricato labirinto sotterraneo, del quale il tunnel di Taposiris Magna potrebbe essere soltanto una parte. A proposito dell’antica città egizia, al momento sono state rinvenute 16 sepolture in tombe scolpite nella roccia, un indizio che potrebbe portare alla scoperta della tomba di Cleopatra. Secondo Kathleen Martinez, che si è occupata della ricerca, il Tempio di Osiride potrebbe davvero ospitare la tomba della regina.

Come ricorda l’archeologa dominicana, infatti, in vita Cleopatra VII era considerata l’incarnazione della dea Iside. E d’altronde, l’ultima regina d’Egitto era anche l’unica della dinastia tolemaica che parlava la lingua dei suoi sudditi. Martinez pensa quindi che non si sia luogo di sepoltura migliore per l’incarnazione di Iside che il tempio alla dea dedicato. Potranno confermare questa intrigante ipotesi soltanto nuove ricerche e nuovi scavi. Nel frattempo, possiamo soltanto attendere che i tesori sepolti nei resti di Taposiris Magna tornino in superficie. Magari in compagnia del sarcofago di una delle persone più colte e influenti dell’antichità.

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