La scienza degli starnuti: ecco perché non dovresti mai trattenerli

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di Gianmarco Bonomo

04 Novembre 2023

La scienza degli starnuti: ecco perché non dovresti mai trattenerli
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Starnutire è un atto semplice, a volte fastidioso, ma decisamente comune. Lo facciamo noi esseri umani, e come noi anche moltissimi mammiferi, come cani e gatti. Sebbene starnutire possa talvolta risultare stomaco, ignorare l’istinto di farlo può comportare seri rischi per la nostra salute. In questo articolo, vedremo cos’è uno starnuto e, soprattutto, perché è pericoloso trattenerlo.

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Cos’è uno starnuto e quali sono i sintomi?

Cos’è uno starnuto e quali sono i sintomi?

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Lo starnuto è un atto respiratorio riflesso che si manifesta mediante l’espulsione di aria dai polmoni da naso e bocca. Si tratta di una risposta del nostro organismo a piccoli agenti estranei che, potenzialmente, sono nocivi o irritanti. In pratica, lo starnuto serve a liberare le vie aeree e permetterci di respirare meglio. A scatenare questa reazione riflessa, sono diverse situazioni: raffreddore, allergie stagionali, sostanze irritanti come pepe e polvere, esposizione al sole e odori forti sono solo alcuni esempi. Di solito, lo starnuto è preceduto o accompagnato da alcuni sintomi particolari, come:

  • prurito al naso, alla gola e agli occhi;
  • tosse e naso chiuso;
  • lacrimazione degli occhi.

Ma perché cercare di contenere uno starnuto può essere pericoloso?

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Cosa si rischia quando tratteniamo uno starnuto?

Cosa si rischia quando tratteniamo uno starnuto?

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In apparenza, trattenere uno starnuto sembra qualcosa di innocuo: lo facciamo in diverse situazioni e sembra normale. Eppure, si tratta di una tendenza che può avere conseguenze inaspettate e potenzialmente dannose per la nostra salute. Starnutire vuol dire rilasciare una sorta di aerosol contenente muco, patogeni e sostanze irritanti, che poi rimangono nell’aria anche a una distanza di qualche metro. Sarebbe meglio quindi trattenere lo starnuto? Non proprio, perché questa pratica aumenta di molto la pressione nei polmoni, una pressione che poi dovrà trovare una via di sfogo e potrebbe anche risultare in:

  • rottura di capillari negli occhi;
  • epistassi e lesioni all’orecchio interno e medio;
  • lacerazione del timpano;
  • aneurisma;
  • sensazione di costrizione al petto per via della pressione sul diaframma;
  • rottura della faringe.

Questi eventi sono rari, certo, ma trattenere uno starnuto non ha alcun beneficio per la salute. Molto meglio starnutire mettendo la mano, il gomito o un fazzoletto davanti alla bocca, e liberarsi degli agenti estranei.

Il caso dell’uomo che ha trattenuto uno starnuto ed è finito in ospedale

Il caso dell’uomo che ha trattenuto uno starnuto ed è finito in ospedale

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Le complicanze dovute al trattenere uno starnuto sono rare, abbiamo detto, eppure possono avvenire. Un caso del genere è successo a un uomo di 34 anni nel Regno Unito. Subito dopo aver trattenuto lo starnuto, l’uomo ha sperimentato forti dolori alla gola, difficoltà nel parlare e gonfiore del collo a ogni respiro. Andato in ospedale, i medici hanno riscontrato una lesione della mucosa faringea e si sono trovati costretti a effettuare un ricovero immediato. L’uomo ha poi dovuto nutrirsi mediante una cannula per una settimana, prima di essere dimesso in condizioni stabili di salute.

Insomma, trattenere uno starnuto non fa bene, anche se a volte può sembrare utile. In situazioni in cui non è possibile starnutire liberamente, è quindi meglio coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o farlo nell’incavo del braccio. Magari chi ci sta attorno non sarà proprio contento, ma in questo modo eviteremo dei problemi alla salute che, per quanto rari, è meglio non avere.

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