Scopre che la sua carta è stata bloccata e chiama la banca per avere spiegazioni: "Pensavamo fosse deceduta"

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di Francesca Argentati

06 Ottobre 2022

Scopre che la sua carta è stata bloccata e chiama la banca per avere spiegazioni: "Pensavamo fosse deceduta"
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Nella vita può capitare di dover vivere situazioni al limite dell'assurdo, ma a volte si esagera davvero. A molti sarà successo di effettuare un pagamento con la propria carta di credito e vedersela rifiutare: magari era scaduta, o si era scesi sotto la soglia limite senza essersene resi conto, o magari si è trattato di un semplice errore di sistema poi andato a buon fine. Ben pochi invece si saranno sentiti dire che il motivo riguardava il proprio decesso, come nel caso di una donna inglese che ha dovuto contattare la sua banca per capire come fosse possibile.

via New York Times Post

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Pixabay-Not the actual photo

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Natalie Holdsworth ha 30 anni, vive a Bridlington ed è mamma di tre bambini. Oltre a questo, un'altra caratteristica della donna è che, senza dubbio, è ancora in vita. Un aspetto che non avrebbe bisogno di essere specificato, se non fosse per l'incredibile vicenda che l'ha vista coinvolta. La giovane madre, infatti, si trovava al supermercato e quando è giunto il momento di pagare, la sua carta è risultata sospesa. A quel punto Natalie non ha potuto far altro che contattare la sua banca per chiedere spiegazioni e solo allora ha scoperto l'assurdo motivo: il suo conto era stato chiuso in quanto la donna era stata dichiarata deceduta.

Ma come era possibile una cosa simile? In realtà la dipartita riguardava la nonna di Natalie, Eileen McEvoy, della quale la nipote si era presa costante cura. La pensione dell'anziana veniva versata sul conto della Holdsworth una volta al mese. Quando però Eileen è venuta a mancare, la banca ha creduto che a essersi spenta fosse stata proprio Natalie, procedendo così alla chiusura del conto.

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La donna ha raccontato come si è svolta la telefonata con l'operatore bancario. Quando si è accorta che la carta era bloccata ha pensato "è ​​strano. Avevo del denaro sul conto, quindi ero confusa. Ho chiamato subito la banca che mi ha chiesto di inserire il mio codice di ordinamento, il numero di conto e tutto il resto. Quando l'addetta ha risposto al telefono le ho detto chi ero mi ha risposto: 'Oh, sei deceduta il primo maggio.' Ho risposto: 'Scusa? Chiaramente non lo sono, visto che sto parlando al telefono.' Ero scioccata."

Natalie ha quindi spiegato che la persona scomparsa non era lei, bensì sua nonna e, dopo tre ore di telefonata, l'operatrice le ha comunicato che la banca avrebbe provveduto a ripristinare il suo conto. Soltanto alcune settimane dopo, però, la donna ha ricevuto la nuova carta correttamente configurata. Nel frattempo, la Holdsworth aveva delle spese ingenti e urgenti da affrontare. “Ho dovuto ottenere un prestito di emergenza dal comune e fare affidamento sulla mia famiglia e su quella del mio partner. Assolutamente ridicolo."

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Per questo motivo, Natalie ha chiesto alla sua banca un risarcimento per i danni che le aveva provocato, ma in tutta risposta si è sentita fare una proposta inaccettabile: "Mi hanno offerto 11 sterline per coprire la telefonata di tre ore che avevo fatto in precedenza. Pensavo stessero scherzando. 11£ per tutto lo stress e il fastidio che mi avevano causato. Quando ho insistito, hanno detto che potevano offrirmi 73 sterline. Ho rifiutato, ma non sono contenta di quello che mi hanno fatto."

Alla fine, il Financial Ombudsman, dopo aver esaminato il caso due volte, ha risarcito Natalie con 1289 sterline per archiviare il reclamo. La donna però non ritiene che sia una cifra sufficiente, in virtù delle difficoltà cui ha dovuto far fronte. "Ad essere onesti, con tutti i problemi che mi hanno fatto passare non è abbastanza. Anche recuperare il ritardo con le mie bollette è un duro lavoro dopo aver dovuto passare così tanto tempo senza soldi."

Cosa ne pensi di questa vicenda?

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