Scoperti due nuovi pianeti a 100 anni luce di distanza da noi dove si potrebbe vivere per oltre 3000 anni

di Matteo Cicarelli

20 Settembre 2022

Scoperti due nuovi pianeti a 100 anni luce di distanza da noi dove si potrebbe vivere per oltre 3000 anni
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Quando si pensa allo spazio la mente comincia a fantasticare, a immaginare tutto ciò che può trovarsi nella volta celeste. L’universo ha sempre attratto l’uomo, molto probabilmente, proprio perché di tutto ciò che nasconde se ne conosce solo una minima parte, spingendo così la fantasia a viaggiare e la scienza indagare i suoi misteri. Grazie allo sviluppo scientifico, sono stati realizzati telescopi e satelliti in grado di fotografare e analizzare stelle e sistemi planetari contigui a quello solare.

Il satellite TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA ha identificato 2 esopianeti orbitanti intorno alla piccola stella LP 890-9 (la seconda più fredda mai scoperta, dopo TRAPPIST-1), distante circa 100 anni luce dalla Terra. Inoltre, è circa 6,5 volte più piccola del sole e la sua temperatura superficiale è la metà di quella della nostra stella.

via Open Access Government

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ESO/M. Kornmesser

ESO/M. Kornmesser

L’astrofisica Laetitia Delrez, dell’Università di Liegi, ha rivelato l’esopianeta LP 890-9b, studi più dettagliati hanno, poi, permesso di scoprirne un secondo LP 890-9c. Entrambe queste “super Terre”, successivamente, sono state analizzate, in modo più approfondito, tramite i telescopi SPECOLUS.

Il professor Michaël Gillon, punto di riferimento del progetto SPECOLUS, ha spiegato che “l’obiettivo è quello di cercare, trovare e analizzare pianeti potenzialmente abitabili, nell’orbita di stelle più piccole e più fredde vicine al sistema solare”.

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ESO/ P. Horálek

ESO/ P. Horálek

La ricerca, infatti, ha permesso di comprendere che il primo pianeta, il più interno del sistema, è circa 30% più grande della Terra e per compiere un’orbita intorno alla propria stella impiega, solo, 2,7 giorni. Il secondo, invece, si trova in una posizione, rispetto alla propria stella, definita “zona abitabile”. Questo fa sì che un anno, ovvero giro completo intorno a LP 890-9, duri solo 8,5 giorni.

Il concetto di “zona abitabile” si riferisce alle condizioni geologiche e atmosferiche di un pianeta, che fanno in modo che l’acqua possa rimanere allo stato liquido per miliardi di anni.

Per quanto riguarda LP 890-9c, il prossimo passo sarà quello di valutare la sua atmosfera, tramite strumenti come il Webb Space Telescope. Per adesso, questo esopianeta è il secondo più favorevole per essere abitato, dopo le “terre” di TRAPPIST-1.

Lo studio dei nuovi pianeti permette la comparazione tra le loro condizioni atmosferiche e quelle della Terra. Cosa ne pensi di questa scoperta?

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