Un anziano ha salvato il suo quartiere dalla demolizione e lo ha trasformato in un'opera d'arte

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di Francesca Argentati

31 Gennaio 2022

Un anziano ha salvato il suo quartiere dalla demolizione e lo ha trasformato in un'opera d'arte
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Con la creatività, la passione e la buona volontà si possono fare grandi cose: sognare a occhi aperti è bello, ma se poi si riesce a dar vita al sogno è ancor più meraviglioso.

L’arcobaleno è senza dubbio uno dei capisaldi della fantasia dei grandi ma soprattutto dei bambini: chi non vorrebbe potersi immergere in quella magia di luci e colori e perdere il contatto con la realtà per qualche ora?

C’è un posto nel mondo che lo rende possibile: il Rainbow Village di Taiwan.

via CNN Travel

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Steven R. Barringer/Wikimedia Commons

Steven R. Barringer/Wikimedia Commons

Quattordici anni fa, nel quartiere cinese di Taichung, Huang Yung Fu, un anziano militare di 84 anni diede vita quasi per caso a qualcosa di speciale: un giorno, spinto dalla noia, l'uomo iniziò a pitturare un muro qualunque per dare un tocco di colore e allegria all’anonimo e grigio centro di addestramento per reclute dove si era ritirato, una sorta di città di fantasma.

Quando però scoprì che il quartiere, dove viveva con la moglie, sarebbe stato completamente demolito per vendere poi la terra ai costruttori, ebbe un’idea: dotato di grande estro, ricoprì ogni pavimento, porta, parete e mobile di quadri e dipinti colorati, ottenendo come risultato finale un capolavoro artistico.

Un’esplosione di creatività e sfumature che oggi è diventata una meta turistica internazionale: un villaggio di mille metri quadrati composto da undici piccole casette di un solo piano e ricoperto di immagini di animali, tra cui delle figure umane siedono sorridenti su vialetti dai mille colori.

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Nel 2010, studenti e professori  delle vicine università hanno scoperto per caso le opere di Huang e attraverso delle fotografie le hanno rese virali sul web, dando vita al nome Rainbow Village e a una raccolta di petizioni per opporsi alla demolizione con la campagna "Save Rainbow Village", che fortunatamente ha avuto successo.

Quattro anni più tardi, nel 2014, il governo ha reso il piccolo villaggio un parco artistico pubblico, dove Huang, che adesso ha 98 anni ed è conosciuto come "Nonno Arcobaleno", e sua moglie erano gli unici due abitanti. Nel periodo precedente l’attuale pandemia, ospitavano quasi due milioni di visitatori all'anno.

Per sostenere le spese legate alla manutenzione del villaggio, è stato inoltre istituita la Rainbow Cultural and Creative Co, che si occupa di raccogliere il materiale necessario al ritocco e alla produzioni dei dipinti.

Oggi Huang si è trasferito in un'altra residenza, ma la vita del suo Rainbow Village continua a prosperare grazie a giovani pittori che si occupano di mantenere in buono stato i murales.

Un’eredità lasciata di sicuro in buone mani, destinata a crescere per regalare fascino e stupore a chiunque desideri entrare in un’atmosfera così affascinante.

 

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