Smart-working: questo potrebbe essere l'inquietante aspetto di un'impiegata del futuro

di Marcello Becca

12 Novembre 2021

Smart-working: questo potrebbe essere l'inquietante aspetto di un'impiegata del futuro
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A volte sembra che nel presente, per via di varie situazioni, si materializzino cose che, fino a poco tempo fa, credevamo semplicemente impossibili. Tra queste c’è senza dubbio la possibilità di dover lavorare per sempre da casa, in condizioni inadatte e senza le dovute tutele, una realtà sempre più diffusa con la quale occorre fare i conti.

Partendo da questa situazione, alcuni ricercatori hanno realizzato “Susan”, una sorta di prototipo di quella che potrebbe essere una telelavoratrice tipo nel 2045. Una rappresentazione inquietante dei problemi che il telelavoro - un tempo auspicato come una soluzione sociale meravigliosa - potrebbe apportare, col passare del tempo, ai nostri corpi. L'immagine è di quelle destinate a rimanere ben impresse nella mente e, negli obiettivi di chi l'ha creata, vuole far riflettere sullo sviluppo sociale distorto e sulla necessità di evitare questo tipo di declino

via The Science Times

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Come si presenta un impiegato tipo, costretto a lavorare in smart-working, nel 2045? Alcuni esperti nutrizionisti e posturali se lo sono chiesto, e hanno tracciato la preoccupante immagine di “Susan”.

Quali caratteristiche presenta?

Sovrappeso: Susan è obesa e molto stressata a causa dei continui spuntini e dalla mancanza di contatti sociali. Per ridurre il cortisolo, i lavoratori a casa dovrebbero avere una dieta sana, un programma di esercizio fisico, e avere un regolare contatto sociale.

Cifosi cervicale: Susan presenta il cosiddetto "tech neck", poiché le sue lunghe ore al PC hanno provocato la cifosi cervicale ovvero la curvatura anormale della colonna vertebrale. Stare seduti per lunghi periodi è pericoloso per il cuore e porta a una riduzione della durata della vita. Gli esperti medici consigliano di procurarsi una sedia che si reclini in modo che possiate appoggiarvi all'indietro. Inoltre, se possibile, occorre cercare di passare il tempo in piedi mentre si lavora.

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Vista indebolita: l’impiegata avrà sicuramente problemi di vista. Bisogna sempre abbassare la luminosità dello schermo, tenerlo a distanza di un metro e obbligarsi a fare delle pause ogni 15/30 minuti per respirare aria fresca e stare nella luce naturale.

- Aspetto trascurato: il fatto di vivere isolati, potendo fare acquisti - alimentari e non - da remoto, può facilitare una certa trascuratezza nel proprio abbigliamento e nella propria routine di igiene personale. Questo, oltre a peggiorare l’aspetto di Susan, ha gravi ripercussioni psicologiche: i propri livelli di autostima vengono minati anche dal proprio aspetto esteriore.

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Facile pensare, inoltre, che tutto quello che gli esperti hanno previsto nella tipica lavoratrice in smart-working del 2045 potrebbe condurre anche a un consumo eccessivo di psicofarmaci e prodotti utili per conciliare il sonno.

Più il tempo passa, più ci accorgiamo che lavorare da casa potrebbe essere l'impiego del futuro. Ma siamo sicuri che non ci siano altre alternative? Non resta che augurarselo davvero e sperare che la telelavoratrice "Susan" rimanga solo una semplice - e inquietante - ipotesi!

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