In Giappone il tasso di criminalità è tra i più bassi al mondo: come ci sono riusciti?

di Irene Grazia Paladino

24 Aprile 2021

In Giappone il tasso di criminalità è tra i più bassi al mondo: come ci sono riusciti?
Advertisement

Il Giappone è uno dei paesi più sicuri al mondo, il tasso di criminalità è tra i più bassi e nel corso degli ultimi 60 anni è diminuito sempre più. Solo una percentuale bassissima di persone possiede armi da fuoco, i livelli di povertà e di disoccupazione sono molto bassi e tra i crimini meno comuni vi sono i furti, i crimini di strada e le aggressioni e l’uso di sostanze stupefacenti. C’è un motivo? Sicuramente in Giappone è molto forte la cultura della non violenza, sviluppatasi soprattutto nel secondo dopoguerra, che non contempla la rabbia e l’aggressività: queste sono infatti considerate vergognose. Ma sono 3 i principali motivi che lo rendono un paese così sicuro.

via nytimes.com

Advertisement
David Edelstein/Unsplash

David Edelstein/Unsplash

Non solo: il Giappone è riuscito a ridurre in maniera significativa la circolazione delle armi da fuoco. Solo una famiglia su 175 ne possiede una. In più la tipologia di arma consentita è regolamentata da leggi molto severe e il suo acquisto richiede numerosi controlli. Sono quindi diversi i fattori che hanno contribuito a rendere il Giappone un Paese così sicuro e il sistema giudiziario è tra questi. Le istituzioni del sistema di giustizia penale (la polizia, i tribunali, i pubblici ministeri) collaborano tra loro e si consultano frequentemente per raggiungere il principale obiettivo: quello di limitare e controllare la criminalità.

Advertisement
Jazel Mezoga/Unsplash

Jazel Mezoga/Unsplash

I cittadini, in più, sono motivati e incoraggiati ad aiutare a mantenere l’ordine pubblico. Partecipano attivamente alle campagne di prevenzione della criminalità e all’arresto dei sospettati. Secondo gli esperti la yakuza e un sistema giudiziario definito “oscuro” contribuiscono a garantire la sicurezza del Paese. La yazuka esisteva in Giappone prima del 1800 e seguiva regole e codici simili a quella dei samurai. Si tratta di bande che controllano diversi territori all’interno delle città e, con la loro presenza, riescono a limitare l’insorgere di piccoli crimini, come rapine o aggressioni.

Kiwiev / Wikimedia commons

Kiwiev / Wikimedia commons

Un altro deterrente sarebbe il sistema giudiziario, ritenuto oscuro. In Giappone le persone sono infatti colpevoli fino a prova contraria e sta all’accusato dimostrare la sua innocenza. In più la polizia può trattenere il presunto criminale per un lungo periodo di tempo ai fini dell’interrogatorio, anche se non è stata emanata alcuna accusa ufficiale contro l’individuo. 

Taboo culturali, regole rigide e un sistema giudiziario complesso oggetto di molte critiche: sembrano questi i motivi per cui il Giappone è considerato uno dei paesi più sicuri al mondo.

Advertisement