Prende una breve scorciatoia suggerita da Google Maps e vive un'esperienza memorabile nella natura selvaggia

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di Lorenzo Mattia Nespoli

09 Febbraio 2021

Prende una breve scorciatoia suggerita da Google Maps e vive un'esperienza memorabile nella natura selvaggia
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I mezzi tecnologici di oggi sono ormai in grado di semplificarci la vita in diversi ambiti. Pensate ad esempio alle mappe e ai GPS: è praticamente impossibile perdersi, abituati come siamo a farci guidare ovunque dai nostri fidati telefoni. Eppure, prima della diffusione di questi strumenti si arrivava lo stesso a destinazione, magari con un po' di adrenalina in più.

È ancora possibile perdersi, nonostante le mappe? Bruce, il ragazzo protagonista della storia che vi raccontiamo qui, risponderebbe di sì. Anzi, è proprio grazie a Google Maps che questo giovane viaggiatore ha vissuto un'esperienza che non dimenticherà tanto facilmente. E pensare che tutto è accaduto per puro caso: la scorciatoia proposta dalla app di navigazione si è trasformata in un vero viaggio nel viaggio.

via vegemitePants/Imgur

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A chi non è mai capitato di farsi guidare da Google Maps e ritrovarsi all'improvviso su strade poco praticabili, piuttosto scomode o persino pericolose? Per Bruce, questa disavventura si è trasformata in pura meraviglia e divertimento allo stato puro. A bordo del suo fuoristrada, mentre guidava verso un campeggio nella splendida cornice delle Blue Mountains australiane, il ragazzo ha colto al volo la proposta di Maps, che gli assicurava di risparmiare 15 minuti grazie a una pratica scorciatoia sul percorso.

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"Viaggio sempre col serbatoio pieno e una scorta d'acqua - ha detto il ragazzo, commentando la vicenda - quindi non mi sono preoccupato". L'intelligenza artificiale di Google, però, non aveva fatto i conti con la percorribilità effettiva delle strade australiane. Così, a Bruce è bastato poco perché si rendesse conto che quel percorso non era stato battuto da nessuno per un bel po' di tempo, ed era molto accidentato.

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"La strada era stretta, molto in pendenza, e avevo decisamente poco spazio per girarmi e tornare indietro" - ha raccontato ancora il giovane campeggiatore - "così ho deciso di proseguire e andare avanti". Impossibilitato a fare dietro-front, Bruce ha continuato a percorrere un sentiero che è risultato difficoltoso persino per il suo grosso pick-up fuoristrada.

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Dopo un po' di disappunto, tuttavia, Bruce ha cominciato a godersi la deviazione. Evidentemente Google Maps si era sbagliato, ma lui aveva un'occasione rara di perdersi tra le meraviglie naturali di una zona quasi del tutto incontaminata. E le foto che ha scattato, a questo proposito, parlano chiaro.

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Zone boschive, alberi affascinanti, ruscelli, specchi d'acqua, campi deserti e soprattutto animali selvatici erano lì ad accoglierlo e a "salutarlo" incuriositi, quasi si aspettassero un visitatore inatteso da un momento all'altro.

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Tra tutti, neanche a dirlo, il ragazzo è stato super-orgoglioso di condividere le foto dei canguri che ha incontrato. "Erano piuttosto rilassati - ha raccontato - sembrava quasi che non gli importasse che stessi guidando accanto a loro".

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Insomma, da una scorciatoia guidata dalla tecnologia, Bruce ha davvero riscoperto il piacere di perdersi, scoprendo luoghi nascosti e creature affascinanti.

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Un'esperienza fatta di sensazioni avventurose e adrenaliniche che oggi raramente proviamo. D'altronde, viaggiare non significa anche questo?

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