I giochi di gomma per il bagnetto possono essere veri contenitori di funghi e batteri: l'allarme degli esperti

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Dicembre 2020

I giochi di gomma per il bagnetto possono essere veri contenitori di funghi e batteri: l'allarme degli esperti
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A volte le insidie maggiori possono nascondersi anche negli oggetti e nelle situazioni che tutti riteniamo "innocenti", al di sopra di ogni sospetto, e che invece si rivelano fonti di problemi potenzialmente gravi. 

Pensate ad esempio alle paperelle e agli altri giocattoli di gomma con cui da bambini giocavamo mentre facevamo il bagnetto, o con cui facciamo divertire i nostri figli. Oggetti comunissimi, colorati, legati a contesti giocosi e infantili, ma che a quanto pare possono trasformarsi in veri e propri contenitori di funghi e batteri, come ha dimostrato la ricerca di cui stiamo per parlarvi.

via Nature

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Pixabay

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Le famigerate paperelle, gialle, morbide e sorridenti, nascondono un autentico "lato oscuro", stando a quanto hanno riferito gli scienziati dell'Eawag (Istituto Federale di Scienza e Tecnologia acquatica), dell'Università di Zurigo e dell'Università dell'Illinois. Il motivo è presto detto: i giocattoli gommosi da bagno, con l'utilizzo frequente nei contesti ai quali sono destinati, riescono a immagazzinare un numero impressionante di batteri e funghi.

Le paperelle e gli altri giocattoli morbidi, infatti, possono essere riempiti d'acqua che poi viene spruzzata fuori dai bimbi che le premono, le toccano e spesso le mettono in bocca. Ed è proprio all'interno che può trovarsi un vero e proprio "mondo parallelo" di sostanze nocive.

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TIME/Youtube

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Grazie al caldo umido degli ambienti dove si fa il bagno, batteri e funghi trovano terreno fertile per crescere e proliferare, e ovviamente non risparmiano i giocattolini in questione. Giorno dopo giorno, all'interno delle paperelle aumentano i microrganismi, che poi vengono espulsi quando vengono premuti. Una prova inequivocabile di quanto stiamo affermando è quella che hanno effettuato gli autori dello studio.

Tagliando a metà una di queste paperelle, usata in normalissimi contesti domestici, gli scienziati si sono trovati di fronte a una scena piuttosto scioccante. La parte interna del giocattolo era visibilmente "contaminata". Dopo averla analizzata a fondo, sono giunti alla conclusione che un giochino come questo può contenere tra i 5 e i 75 milioni di cellule fungine e batteri, a seconda delle condizioni in cui viene utilizzata.

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Tra i vari patogeni, i ricercatori hanno individuato anche quelli che possono dare origine alla Legionella e, stando a quanto è emerso dallo studio, il motivo di questa proliferazione così evidente sarebbe da rintracciare nella scarsa qualità della plastica con cui sono realizzati questi giochi. Un materiale particolarmente "a rischio", infatti, favorisce la crescita dei batteri, e se a questo aggiungiamo gli altri fattori (umidità, sporcizia, ambiente caldo umido) il mix può diventare davvero dannoso.

Pikrepo

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Con un po' di accortezze, dunque, si può evitare che i nostri piccoli vengano a contatto con tutte queste sostanze. A cominciare dalla paperella stessa, da scegliere sempre tenendo d'occhio la qualità, e alla quale magari chiudere il buchino che consente di spruzzare l'acqua. Le infezioni, infatti, possono essere sempre dietro l'angolo e, sebbene non sia certo che possano verificarsi in tutti i casi, è sicuramente meglio non rischiare.

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