Due orsi polari giocano masticando una busta di plastica: un'immagine straziante sulle derive dell'inquinamento

di Simone Fabriziani

23 Settembre 2020

Due orsi polari giocano masticando una busta di plastica: un'immagine straziante sulle derive dell'inquinamento
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Che il problema dell'inquinamento atmosferico sia sempre più una grave urgenza che sta distruggendo progressivamente l'ecosistema del nostro pianeta è un dato di fatto di cui tutti ormai siamo perfettamente a conoscenza. Un'immagine strappalacrime che sta facendo il giro del mondo è quella di due bellissimi orsi polari che sono stati "catturati" dall'obiettivo fotografico di un professionista durante una spedizione, mentre giocherellano con una busta di plastica.

via Daily Mail UK

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Photo by: @wikstrom_photography This photo was taken in Lifdefjorden, located on the northern coastline of Svalbard....

Pubblicato da Jens Wikström - Wildlife Photography su Domenica 6 settembre 2020

I due orsi polari sono stati immortalati dall'obiettivo fotografico di Jens Wikstrom, durante una spedizione sulla costa settentrionale delle isole Svalbard, un arcipelago remoto appartenente all'Artico. Il fotografo ha spiegato in un post pubblicato su Facebook" Questa foto è stata scattata a Lifdefjorden, sulla costa settentrionale delle Svalbard. Cose come questa sono devastanti. Sulle remote isole dell'Artico, giovani orsi curiosi, volpi artiche e altri predatori finiscono per mangiare la plastica inquinante che spesso finisce a riva con le correnti dell'Oceano Artico a nord-est delle Svalbard o con la Corrente del Golfo che sale dall'Europa. La foto è stata scattata durante una spedizione con Arctic Traveler."

Una fotografia che, seppur all'apparenza giocosa, è il fotogramma perfetto e triste delle derive peggiori dell'inquinamento atmosferico causato da materiali non biodegradabili. Una conseguenza delle nostre azioni che sta avendo ripercussioni tragiche anche nell'eco-sistema del nord del Pianeta; e quando anche gli orsi polari iniziano a cibarsi di plastica in assenza di altro...siamo arrivati, forse, al capolinea.

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