Schiuse le uova di falco pescatore nella laguna di Orbetello: negli anni '50 era scomparso dai cieli italiani

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di Claudia Melucci

11 Maggio 2020

Schiuse le uova di falco pescatore nella laguna di Orbetello: negli anni '50 era scomparso dai cieli italiani
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Una bellissima notizia giunge dall'oasi WWF di Orbetello, dove si sono schiuse le uova di falco pescatore depositate nei giorni scorse. Si tratta di un grande successo dell'opera di ripopolamento del WWF di questo elegante animale sul territorio italiano, vista la sua scomparsa a partire dagli anni '50-'60. Le uova si trovano all'interno di un nido artificiale che gli operatori hanno appositamente creato per facilitare la nidificazione, dal quale arrivano immagini dolcissime attraverso le telecamere che lo monitorano.

via WWF

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Frank Liebig/Wikimedia

Frank Liebig/Wikimedia

La popolazione del falco pescatore nel Mediterraneo è da lunghi anni a rischio: in Italia la scomparsa dell'uccello si può far risalire agli anni '50-'60, molto probabilmente per una persecuzione diretta. Grazie ai programmi di ripopolamento, però, il falco pescatore è tornato nei cieli italiani a nidificare.

Ne dà notizia il WWF, dove a Orbetello gestisce un'oasi nella laguna. Proprio qui ha costruito un nido artificiale per facilitare la nidificazione del falco, e così è avvenuto. Sono 3 le uova depositate che hanno iniziato a schiudersi. La coppia che le ha generate è costituita da una femmina proveniente dalla Corsica, e di un maschio di cui la provenienza è incerta. 

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Oasi WWF Laguna di Orbetello (GR). Questa mattina prima nascita anche sul nido di Mora ed Orbetello. Giusto pochi...

Pubblicato da Progetto Falco pescatore su Martedì 28 aprile 2020

pixabay

La laguna di Orbetello è il luogo ideale per la nidificazione del falco pescatore: qui i pesci di cui l'uccello si ciba esclusivamente, e che pesca sfiorando il pelo dell'acqua con i suoi potenti artigli, non mancano. 

L'evento ha dato speranza di rivedere più spesso il falco pescatore nei cieli, come ha affermato Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia:"[...] Guardiamo con fiducia alla ripresa di una specie straordinaria, data per estinta in Italia 40 anni fa e che oggi grazie ad un progetto di conservazione made in Italy è tornata a nidificare in Maremma". 

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