In Australia gli incendi avrebbero causato la morte di 480 milioni di animali: lo rivelano i ricercatori
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In Australia, gli incendi boschivi che da ottobre 2019 hanno devastato ettari su ettari di aree naturali non risparmiano nulla. Le temperature roventi e le particolari condizioni climatiche generate dagli stessi roghi fanno sì che la situazione vada peggiorando di giorno in giorno, con ovvie ricadute sugli ecosistemi e sulle creature che li popolano.
Gli animali, infatti, sono coloro che stanno facendo più le spese di questa catastrofe naturale senza precedenti. E purtroppo ciò è particolarmente evidente leggendo le stime degli esperti sull'argomento: cifre tutt'altro che rassicuranti, che fanno temere il peggio anche per specie rare, endemiche e a rischio estinzione.
via 7news
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480 milioni è il numero di esseri viventi che, secondo i ricercatori dell'Università di Sydney, avrebbe perso la vita a causa degli incendi australiani. Un numero così grande che è anche difficile da immaginare. Mezzo miliardo di animali, tra cui mammiferi, rettili, uccelli, oltre a un numero indefinito di invertebrati, verosimilmente non esisterebbero più.
Fra questi numeri da ecatombe, spiccano tristemente i koala, animali che rappresentano in modo tipico il Continente australiano, di cui già avremmo perso più di 8000 esemplari. Le temperature, in media, superano ogni giorno i 40 gradi centigradi, con picchi massimi che arrivano quasi a 50 e, complice anche un clima che non è più quello del passato, tali condizioni vengono inesorabilmente amplificate, senza che si intravedano sprazzi di miglioramento.
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Gli animali coinvolti nei roghi, spesso, si trovano in condizioni così critiche che per loro è impossibile sfuggire alle fiamme, sia perché stravolgono gli habitat, sia perché - come nel caso dei koala - sono di natura piuttosto lenti per riuscire a mettersi in salvo. Tutto questo senza contare che, oltre a loro, un enorme patrimonio vegetale sta letteralmente andando in fumo. Tra le piante minacciate, in alcune riserve ci sono esemplari rari e preziosi, presenti solo in quei luoghi.
Una situazione davvero disperata, dunque, che sembra essere giunta a un punto critico e fuori controllo. Le stime, a emergenza non ancora terminata, sono tristemente preoccupanti, ma rischiano di diventare addirittura peggiori una volta che i disastrosi roghi saranno domati del tutto e si comprenderà la vera portata di questi incendi.