Secondo i geriatri andare in pensione fa peggiorare lo stato di salute, sia mentale che fisica

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di Claudia Melucci

08 Dicembre 2019

Secondo i geriatri andare in pensione fa peggiorare lo stato di salute, sia mentale che fisica
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È emerso un quadro decisamente in controtendenza con il senso comune dal Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria che si è svolto a Roma. Secondo i medici che lavorano quotidianamente con gli individui anziani, andare in pensione in generale non giova positivamente alla salute, ma incide su di essa negativamente. Si tratta di un'affermazione molto generica, che non considera i singoli casi di lavori usuranti o di un'attività lavorativa prolungata, ma che trova comunque conferma anche nelle statistiche.

via Ansa

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A incidere negativamente sul sistema corpo-mente è il sentirsi fuori dal ciclo produttivo sociale, non sentirsi più parte del meccanismo: sarebbe questo a determinare una maggiore debolezza sia fisica che psicologica, al punto che dalle statistiche emerge che dopo la pensione i casi di depressione e di ricorso ai medici specialisti aumenta di circa il 2%.

Il solo fatto di andare in pensione, secondo quanto è emerso dal Congresso, farebbe sentire gli individui nell'ultima fase della propria vita, anche se non necessariamente questo debba essere vero. Il senso di inutilità, la marginalizzazione e la mancanza di un ruolo nella società avrebbe una vera e propria ricaduta sulla salute dei pensionati.

Anche la diminuzione del potere d'acquisto che inevitabilmente sopraggiunge con la pensione contribuirebbe all'effetto negativo: meno denaro significherebbe infatti meno possibilità di cura.

I geriatri dunque descrivono una realtà ben diversa da quella agognata da tutti i lavoratori: la pensione non è sempre un periodo in cui lo stato psicologico e fisico migliora – come a dire che lavorare di certo stanca, ma ha un effetto protettivo sul corpo e sulla mente. 

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