Il buco dell'ozono sopra l'Antartide mai così piccolo da quando è stato scoperto: il record a ottobre 2019

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di Lorenzo Mattia Nespoli

27 Ottobre 2019

Il buco dell'ozono sopra l'Antartide mai così piccolo da quando è stato scoperto: il record a ottobre 2019
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Da decenni ormai si parla del buco dell'ozono e dei danni che questo fenomeno provoca al clima del nostro Pianeta. Si tratta infatti di una riduzione significativa dell'ozono stratosferico nell'atmosfera, che permette alle radiazioni pericolose per la vita terrestre, nonché ai raggi UV, di non essere filtrati a sufficienza prima che ricadano sulla Terra.

Il fenomeno ha cadenza intermittente e ciclica, e la riduzione dell'ozono si concentra in particolare sulle zone artiche e antartiche, ossia alle estremità polari del globo. A seconda dei periodi dell'anno, dunque, il buco può essere più o meno esteso. Le particolari condizioni climatiche che si sono verificate nel 2019, però, hanno fatto sì che i dati sulla grandezza di questo buco siano stati molto diversi da quelli attesi. Vediamo cosa significa.

via NASA

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NASA Goddard/Youtube

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Tutto ha origine dal riscaldamento del clima. Temperature insolitamente calde nell'emisfero australe, infatti, hanno fatto sì che il buco si estendesse molto meno del previsto: 10 milioni di chilometri quadrati contro i 20 degli anni precedenti. Tutto questo potrebbe far sì che nella parte meridionale della Terra i livelli di ozono nell'atmosfera saranno più alti, con una conseguente riduzione dei dannosi raggi UV, decisamente più filtrati.

Tali dimensioni inaspettate del buco dell'ozono sono le più piccole mai registrate da quando il fenomeno è stato scoperto, ossia dal 1982. Ciò rappresenta di sicuro una buona notizia, anche se, come hanno sottolineato gli scienziati del Goddard Space Flight Center della NASA, nel Maryland, il rovescio della medaglia è di sicuro un innalzamento delle temperature nelle zone del Polo sud

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NASA Goddard/Youtube

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Ciò che rimane sicuro è che la Terra e il suo clima stanno subendo profondi cambiamenti. Questi fenomeni positivi o negativi, connessi l'uno all'altro, testimoniano che è necessario tentare, con grandi sforzi, di ristabilire condizioni ottimali per la sopravvivenza del Pianeta.

Se l'innalzamento delle temperature può far "bene" al buco dell'ozono, non è di certo positivo per tanti altri elementi climatici e ambientali. Nel frattempo, questa "buona" notizia potrà di sicuro far tirare un sospiro di sollievo, quantomeno all'emisfero australe.

Pixabay

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