Gli Usa approvano "mine" al cianuro anti-animali per proteggere raccolti e bestiame

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di Lorenzo Mattia Nespoli

12 Agosto 2019

Gli Usa approvano "mine" al cianuro anti-animali per proteggere raccolti e bestiame
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Per volpi, cani selvatici, coyote e molti altri animali, potrebbero iniziare tempi davvero duri negli Stati Uniti. Dopo un primo momento in cui il governo li aveva vietati, sono tornati legali e utilizzabili dispositivi che definire crudeli sarebbe riduttivo.

Stiamo parlando di vere e proprie "mine" che, esplodendo, sprigionano cianuro di sodio, un composto chimico tossico, molto potente e letale, in determinate quantità, anche per l'uomo. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come vengono impiegati questi oggetti.

via The Guardian

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Center for Biological Diversity

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C'è chi le chiama "bombe al cianuro", e non ha tutti i torti. In gergo tecnico sono gli M-44, ma all'atto pratico si tratta di oggetti non molto grandi, impiantati nel terreno e simili a irrigatori da prato. Il problema è che, invece di sprigionare acqua, se viene tolta la loro esca, rilasciano cianuro.

E infatti è proprio così che funzionano. Quando il malcapitato animale, attirato dal coperchio, si avvicina e lo sposta, nella maggior parte dei casi non ha scampo. Il veleno è così forte che la sua morte sopraggiunge nel giro di pochissimo tempo. 

Ma perché progettare, realizzare e mettere in uso dispositivi del genere? Semplice: per far vivere giorni più sereni ad agricoltori e allevatori di bestiame, che si lamentano dei numerosi attacchi e danneggiamenti ai loro raccolti e ai loro animali da parte della fauna selvatica.

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E la diffusione di queste "mine" anti-animali non è opera di aziende private o gruppi ristretti di persone. A renderli legali e diffusi è stata la stessa amministrazione Trump: tramite la Wildlife Services, agenzia federale del Dipartimento dell'Agricoltura Usa, ha deciso di fare "guerra" agli inquilini di boschi e zone di campagna. 

Già, perché di guerra si tratta, se consideriamo che la Wildlife Services ha dichiarato di aver già ucciso 6500 animali selvatici grazie a queste terrificanti bombe velenose. Gli animalisti, ovviamente, sono sul piede di guerra, e accusano il governo di Washington di aver permesso tali crudeltà nei confronti della natura.

Tuttavia, a opporsi agli M-44 è una fetta sempre più ampia di società, non limitata alle sole associazioni in difesa degli animali. I motivi sono molteplici. Questi dispositivi, secondo quanto emerso, uccidono anche animali non "rischiosi", domestici e specie protette. È il caso dei moltissimi orsi, opossum, puzzole che sono rimasti vittime delle bombe velenose.

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Ma non è finita, perché queste "mine" possono risultare dannose e nocive anche per l'uomo. Il loro utilizzo era stato infatti sospeso dopo che, nel 2017, il cane del giovane Canyon Mansfield, durante un'escursione nel bosco in Idaho, aveva innescato involontariamente una di queste trappole.

Il giovane è rimasto gravemente ferito, mentre per il cane di Mansfield non c'è stato nulla da fare. Un episodio per il quale è partito un ricorso al governo degli Stati Uniti che, vista l'indignazione dell'opinione pubblica, aveva fermato gli M-44.

Ora, nonostante le moltissime proteste che ogni giorno vengono indirizzate a Trump, il Presidente ha deciso di cambiare rotta, dando il via libera a rischi e crudeltà ai danni di moltissimi animali indifesi.

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