Piantare un miliardo di ettari di alberi potrebbe "disinnescare" il riscaldamento globale

di Giuseppe Varriale

22 Luglio 2019

Piantare un miliardo di ettari di alberi potrebbe "disinnescare" il riscaldamento globale
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È facile ormai constatare come la temperatura mondiale sia in netto aumento. È stato calcolato che, rispetto al periodo pre-industriale, la temperatura è aumentata di ben 1,37° C sulle terre emerse e di 0,73° C nei mari. E questo dato è destinato ad aumentare ancora: nel 2030 potremmo facilmente superare 1,5° C.

La crisi climatica sembra inarrestabile. Tuttavia, alcuni studiosi hanno trovato una prima soluzione: piantare 1 miliardo di ettari di nuovi alberi.

via Science daily

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cadop/Pixabay

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Thomas Ward Crowther e Jean-François Bastin, ricercatori ed ecologisti del Politecnico federale di Zurigo (ETH), hanno analizzato circa 80.000 foto satellitari per individuare aree che permettono di piantare nuovi alberi e hanno scoperto che la Terra può ospitare almeno 900 milioni di ettari di nuove piante senza intaccare le aree urbane o sovraffollare le foreste.

Secondo i due ricercatori, 1 miliardo di ettari di nuovi fusti permetterebbe di catturare circa 205 gigatonnellate di anidride carbonica, ossia l'equivalente dell'inquinamento prodotto in tutto il 2018. Ciò terrebbe l'inquinamento sotto controllo offrendo la possibilità di limitare l'innalzamento delle temperature, mantenendolo intorno a 1,5° C per tutto il XXI secolo. Secondo Crowther e Bastin, un progetto del genere costerebbe circa 260 miliardi di euro.

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D'altra parte, Greg Asner, professore della Arizona State University di Tempe, ha dichiarato che piantare nuovi alberi non sarà utile solo contro l'inquinamento, ma sarà un ottimo deterrente contro l'erosione del suolo, oltre che un buon metodo per avere acque più pulite.

Laura Duncanson, professoressa del Dipartimento di Scienze Geografiche alla University of Maryland College Park, ha asserito che la NASA è in procinto di portare a termine il progetto per la Global Ecosystem Dynamics Investigation (GEDI) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Tramite questo, sarà possibile creare mappe 3D ad alta risoluzione delle foreste della Terra, analizzando ogni albero dalla chioma alle radici. Grazie al GEDI, saremo capaci di valutare esattamente quanta anidride carbonica siano in grado di assorbire le foreste terrestri.

Ad oggi, quindi, non sappiamo ancora cosa aspettarci dalla realizzazione del progetto di Crowther e Bastin. Quel che è certo è che dobbiamo muoverci per tempo, se vogliamo salvare il nostro Pianeta!

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