Una volta usato, questo speciale sacchetto si scioglie in acqua e diventa cibo per pesci

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di Lorenzo Mattia Nespoli

08 Luglio 2019

Una volta usato, questo speciale sacchetto si scioglie in acqua e diventa cibo per pesci
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Magari a volte può sembrare troppo semplificato, ma in sostanza il problema dell'inquinamento da plastica nei mari e nelle acque del nostro Pianeta può riassumersi in un semplice "ciclo" dannoso che va dagli uomini all'acqua e finisce in buona parte nello stomaco delle creature acquatiche, che noi stessi mangiamo.

Pesci e altri organismi fanno le spese in maniera diretta di ciò che gli uomini producono, non riciclano correttamente e lasciano che vada a finire in laghi, fiumi e mari. E il problema è che questo "ciclo", alla fine, danneggia anche noi.

Sul tema la sensibilizzazione è sempre più forte: sono molte le persone che, nel mondo, si stanno rendendo conto dell'urgenza di azioni concrete. Fra queste, ce ne sono alcune che si fanno portatrici di iniziative davvero lodevoli, che meritano di essere sottolineate. L'idea green del biologo indonesiano Kevin Kumala è proprio un caso del genere.

via Avani eco

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Dopo aver trascorso anni negli Stati Uniti, Kumala è tornato a Bali, la sua terra d'origine. Qui, la situazione dell'inquinamento plastico nei mari lo ha talmente scosso da stimolarlo a ragionare, con la sua azienda Avani eco, sulla produzione di soluzioni innovative e amiche dell'ambiente

Si tratta del sacchetto I am not plastic, una borsa realizzata in manioca, pianta che cresce in abbondanza nelle zone del Sudest asiatico. Come spesso accade in questi casi, le invenzioni ecosostenibili mirano a sostituire oggetti di uso comune, e le buste sono fra i principali. 

Ma i sacchetti ideati da Kumala vanno oltre. Non si limitano infatti a essere prodotti senza l'utilizzo di petrolio, ma fungono anche da nutrimento per i pesci e per gli uomini. Proprio così: essendo facilmente degradabili e compostabili, se queste buste finiscono nello stomaco dei pesci possono essere digerite senza alcun problema.

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Il prodotto ha suscitato grande scalpore, non solo per la sua economicità (costa poco più di un normale sacchetto in plastica tradizionale), ma anche perché lo stesso Kevin Kumala ha mostrato che I am not plastic, a contatto con l'acqua, si scioglie e può essere letteralmente bevuto

Andare avanti con progetti del genere significa davvero avere a cuore il benessere del nostro Pianeta, sempre più affaticato e rovinato dall'incuria dell'uomo. Il caso specifico dell'Indonesia - dove circa 3,2 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari e sulle coste - non è la sola situazione di emergenza. Nel mondo, il problema sta diventando sempre più grande un po' ovunque, e ogni piccolo passo può servire a costruire un futuro migliore.

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