Italia: boom di produzione di energie rinnovabili nel 2019. L'Enea pubblica dati incoraggianti

di Giuseppe Varriale

06 Luglio 2019

Italia: boom di produzione di energie rinnovabili nel 2019. L'Enea pubblica dati incoraggianti
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Si sente spesso parlare di fonti energetiche rinnovabili (FER). Sono molteplici: energia idroelettrica, solare ed eolica le più conosciute; vi sono poi le biomasse e l'energia geotermica. Se vi state chiedendo a che punto sia l'utilizzo di queste energie in Italia, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha da poco pubblicato la risposta.

Da anni, l'Agenzia pubblica la sua "Analisi trimestrale del sistema energetico italiano", che raccoglie i dati del sistema nazionale traducendoli nell’ISPRED, l’indice sintetico della transizione energetica. Le cifre riguardanti il primo trimestre del 2019 (giugno-marzo) hanno evidenziato almeno tre fattori degni di nota. Vediamo quali sono.

via Enea

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  • Rispetto ai dati del 2018, i primi tre mesi del 2019 si sono distinti per l'utilizzo copioso delle energie rinnovabili, che hanno raggiunto il 15,2% del totale dell'energia prodotta. Il dato non rappresenta un record (nel 2016 fu il 15,4%), ma è incoraggiante.
  • L'utilizzo di energie rinnovabili si è aggiunto ad un risparmio energetico da parte delle famiglie italiane le quali hanno utilizzato con più parsimonia condizionatori e stufe. La minore quantità di energia utilizzata si è tradotta in emissioni più contenute di CO2 (-3% rispetto al 2018) e minori importazioni (-23%).
  • Il primo trimestre del 2019 ha infine fatto registrare un abbassamento dei prezzi, circa il 20% in meno rispetto all'ultimo trimestre del 2018. Questo ha portato il costo dell'energia elettrica a conformarsi agli standard europei: se nel 2011 gli italiani pagavano circa il 15% in più degli altri cittadini comunitari, oggi le bollette per l'erogazione dell'energia elettrica sono solo del 2% più alte.
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Francesco Gracceva, l'esperto a capo dell'analisi, ha asserito che i dati sono positivi in vista del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030, anche se c'è bisogno di molti altri sforzi in questo senso per raggiungere lo scopo prefissato.

Insomma, dati incoraggianti, che però devono essere confermati anche nell'ultimo trimestre (aprile-giugno) per poter rappresentare un vero e proprio passo avanti.

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