I tatuaggi in epoca Vittoriana: le immagini di alcune donne ritratte in tutto il loro splendore

di Marta Mastrogiovanni

06 Luglio 2019

I tatuaggi in epoca Vittoriana: le immagini di alcune donne ritratte in tutto il loro splendore
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Il tatuaggio è una tradizione antichissima, che affonda le sue radici addirittura nell'Antico Egitto, per poi diffondersi anche nella Roma antica come un marchio di riconoscimento per schiavi e condannati. Nel corso delle varie epoche, questa antica forma d'arte ha subito diversi trattamenti: Papa Adriano I, ad esempio, proibì a chiunque di praticare ogni forma di marchiatura sul corpo, creato e giudicato perfetto da Dio. Naturalmente, proibire totalmente il tatuaggio non comportò la scomparsa definitiva di questa pratica, ma venne spesso limitata ed associata alle classi sociali più povere ed ai criminali. In Italia, in primo a fornire questa associazione fu Cesare Lombroso che, nel 1876,  identificò il tatuaggio con la criminalità. Fortunatamente, però, di lì a poco, i tatuaggi si diffusero e divennero molto di moda; il tutto, grazie ad alcuni artisti anglosassoni che già alla fine dell'800 marchiavano la pelle con le proprie opere. Già in epoca vittoriana, molte donne iniziarono a tatuarsi per affermare la propria autonomia nella società: un evento non da poco, considerando tutto! 

Ecco di seguito alcune tra le più belle immagini dell'epoca, in cui le donne tatuate del periodo vittoriano vengono ritratte in tutto il loro splendore:

via atchuup

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