Vi siete mai chiesti quanta pipì c'è in piscina? Alcuni studi hanno diffuso risultati non rassicuranti

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di Lorenzo Mattia Nespoli

24 Giugno 2019

Vi siete mai chiesti quanta pipì c'è in piscina? Alcuni studi hanno diffuso risultati non rassicuranti
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Che sia per rilassarsi lontani dal caos delle spiagge o per allenarsi nuotando un po', la piscina, per molti, è il luogo ideale dove trascorrere del tempo e rigenerarsi

C'è chi la frequenta più volte durante la settimana per sport, o chi, magari per lontananza dal mare, la utilizza d'estate come se fosse una "spiaggia cittadina". Una cosa è certa, però: è davvero molto probabile che tutte queste persone abbiano fatto il bagno in un'acqua non esattamente pura.

Il motivo? È presto detto: l'urina. Se la piscina è un luogo dove andate spesso e di cui non potete proprio fare a meno, leggere quello che stiamo per svelarvi forse non vi farà molto piacere...

via The Guardian

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N i c o l a/Flickr

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Si ritiene un gesto assolutamente da evitare, contro l'educazione e la civiltà, ma è una realtà dimostrata e diffusa: le persone urinano in piscina

Uno studio condotto dalla Dottoressa Alappatt del Fariborn Medical Center in Ohio ha analizzato minuziosamente l'acqua in cui ci si immerge quando si fa il bagno in piscina, e i dati emersi non sono stati molto rassicuranti

Si stima che il 30-40% dei frequentatori urini in acqua, il che significa una quantità di pipì per persona di quasi un litro. Immaginiamoci allora quali possano essere le conseguenze per la purezza dell'acqua nei momenti in cui la piscina è molto affollata...

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Pixabay

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E il cloro? Che ruolo gioca in tutto questo? In un primo momento, si potrebbe pensare a esso come a una rassicurante presenza disinfettante, confermata dall'odore intenso che sentiamo quando ci immergiamo o dopo esserci fatti il bagno. 

L'efficacia del cloro, tuttavia, può non essere sempre così scontata. Più nell'acqua vengono immesse grandi quantità di batteri, più il cloro si diluisce e la sua efficacia risulta compromessa. Non solo: dagli studi è emerso che più il suo odore è forte, più significa che sta reagendo alle sostanze inquinanti in eccesso nell'acqua.

Se non siete ancora sufficientemente convinti, un altro studio ha confermato questa situazione. I ricercatori canadesi protagonisti della ricerca hanno analizzato le acque di due piscine pubbliche per tre settimane di seguito, nonché quelle di 8 vasche idromassaggio. Il risultato? La pipì era sempre lì, in quantità che sono arrivate fino a un terzo della capienza totale della piscina esaminata.

pxhere.com

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E le sostanze che si mettono in circolo quando la piscina si riempie di urina non sono certo salutari. L'acesulfame potassico è infatti un additivo alimentare che può sostituire lo zucchero e, reagendo col cloro, può dare luogo a irritazioni per occhi e vie respiratorie.

Come fare, allora, se non vogliamo - o non possiamo - proprio rinunciare a qualche ora in piscina? Non stiamo certo suggerendo di non immergersi più in acqua. È però buona regola, secondo gli esperti, farsi sempre una doccia prima e dopo il bagno, nella speranza che le persone in vasca non la trattino come se fosse una toilette pubblica...

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