Un robot-granchio contro le microplastiche: al via il progetto tutto italiano per ripulire i fondali

di Marta Mastrogiovanni

11 Giugno 2019

Un robot-granchio contro le microplastiche: al via il progetto tutto italiano per ripulire i fondali
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I nostri mari sono letteralmente invasi da rifiuti, una delle principali minacce agli ecosistemi marini, di cui più del 50% è costituito da plastica. È stato calcolato infatti che, in tutto il mondo, ogni anno vengano scaricate circa 8 tonnellate di plastica, un materiale che sgretolandosi nel tempo non scompare mai del tutto, ma che è destinato ad essere ingerito da quegli stessi pesci e molluschi che ci ritroveremo poi sulle nostre tavole. In molti si sono attivati per ovviare al problema dei rifiuti in mare e, a tal proposito, oggi vogliamo presentarvi un progetto tutto italiano. Arriva dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa il granchio-robot che ripulisce i fondali marini da plastiche e microplastiche.

via santannapisa.it

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Un robot-granchio contro le microplastiche: al via il progetto tutto italiano per ripulire i fondali - 1

È stato presentato al World Ocean Days un robot a forma di granchio, Crab Robot, in grado di ripulire i nostri fondali marini da plastiche e microplastiche. Il robot è stato progettato dal Dott. Marcello Calisti, ha un peso di 20 kg ed è dotato di sensori per l’orientamento, telecamere per l’esplorazione e arti molleggiati dedicati alla locomozione. Il Crab Robot è quindi in grado di muoversi proprio come un granchio, aggirando ostacoli e saltellando da una parte all'altra per non danneggiare il fondale; arriva a camminare e correre fino a 200 m di profondità ed è guidato a distanza da un dispositivo wireless.

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Scuola Superiore Sant'Anna

Scuola Superiore Sant'Anna

Il robot, anche se al momento è solo un prototipo, è già in grado di eliminare le microplastiche disperse in acqua ― le sue incredibili capacità sono state testate il 9 giugno 2019 a Livorno, nell'area marina protetta delle Secche delle Meloria. In futuro, sarà dotato di un ulteriore arto meccanico che gli consentirà di raccogliere bottiglie di plastica, sacchetti e altri rifiuti.

Un'importante innovazione scientifica che, assieme al buon senso e all'impegno di ognuno, potrebbe aiutarci davvero a liberare i nostri fondali da tutta la plastica dispersa in acqua.

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