Una studentessa ha creato un materiale plastico grazie alla scorza d'arancia: si decompone in soli 90 giorni

di Marta Mastrogiovanni

09 Luglio 2020

Una studentessa ha creato un materiale plastico grazie alla scorza d'arancia: si decompone in soli 90 giorni
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La battaglia contro l'inquinamento dovuto alla plastica non si arresta e, questa volta, una giovane studentessa messicana, Giselle Mendoza, ha messo in campo tutta la sua abilità per creare un tipo di plastica ricavato dalla scorza dell'arancia: un'idea validissima che consente ad ogni prodotto plastico realizzato in questo modo di decomporsi nell'arco di 90 giorni. Un progetto, dunque, 100% eco-friendly, che vuole andare incontro alla sempre più impellente esigenza di ripulire il Pianeta. Secondo le ricerche di Giselle, nell'Oceano Pacifico c'è un accumulo di rifiuti di plastica così grande da essere paragonabile alle dimensioni della Francia. Le previsioni per il futuro non lasciano intravedere alcuno spiraglio di luce se non si agisce in tempo con idee e proposte concrete.

via Youtube/ Giselle Mendoza Rocha

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Instagram / GECO

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Giselle Mendoza è riuscita a trovare un'alternativa eco-sostenibile alla tradizionale plastica trasparente che ha ormai invaso il packaging di qualsiasi prodotto in tutto il mondo: la scorza d'arancia, 100% biodegradabile! Il Messico è il quinto produttore di arance al mondo, una risorsa dunque molto presente nel suo territorio (ma anche in tante altre regioni del mondo). Secondo Giselle, il Messico produce un volume medio annuo di 4,5 milioni di tonnellate di arance, ma tra il 40 e il 65% finisce nella spazzatura. Grazie a vari accordi presi con i produttori, la giovane è riuscita a rimediare gli scarti di questo prodotto alimentare quasi gratuitamente, abbassando notevolmente i costi di produzione del suo progetto. La scelta delle arance come materia prima risiede, inoltre, anche nel loro alto contenuto di cellulosa, adatto a creare tessuti. Al momento, l'obiettivo principale è quello di sostituire la plastica PET degli imballaggi alimentari con questo nuovo materiale flessibile e trasparente.

La strada è ancora lunga, ma le ricerche di questa giovane e il suo spirito di iniziativa sono davvero ammirevoli!

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