Questa nuova tecnologia che trasforma la CO2 in carburante ha un costo minore di quanto si pensasse

di Simone Fabriziani

29 Maggio 2019

Questa nuova tecnologia che trasforma la CO2 in carburante ha un costo minore di quanto si pensasse
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Dal secolo scorso i climatologi hanno posto l'accento sul rischio dell'inquinamento. Secondo gli ultimi dati, se vogliamo provare a fermare l'aumento della temperatura terrestre a +2°C rispetto ai livelli preindustriali, dovremo ridurre a zero l'utilizzo dei combustibili fossili entro il 2050. Purtroppo le attuali previsioni dimostrano che sarà molto difficile raggiungere tale obiettivo. Esiste, tuttavia, un metodo che permette, se non di eliminare l'anidride carbonica presente nell'aria, almeno di bloccarne l'espansione.

via Carbon Engineering

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Carbon Engineering

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La strategia che permette di bloccare l'accumulo di COnell'atmosfera si chiama Carbon Capture and Storage (CCS, ovvero "cattura e sequestro del carbonio") ed è un processo di stoccaggio geologico dell'anidride carbonica. Una delle tecniche più promettenti del CCS è il Direct Air Capture (DAC, ovvero "cattura diretta di aria"). Il sistema usa grandi ventole aspiranti per risucchiare aria; successivamente la COviene catturata e trasformata in liquido. Il liquido può essere pressurizzato e iniettato nel sottosuolo, dove viene stoccato.

Nel 2011 uno studio condotto dall'American Physical Society aveva asserito che il costo di tale tecnologia per ogni tonnellata di COaspirata si aggirava intorno ai 600$ (circa 510€). Si trattava di una cifra esorbitante che fece naufragare ogni progetto di sviluppo del nuovo metodo. 

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I ricercatori della canadese Carbon Engeneering hanno, tuttavia, condotto un nuovo studio basato non su dati teorici, ma sull'impianto pilota costruito dall'azienda nel 2015. La ricerca ha dimostrato che le precedenti stime prevedevano un dispendio economico nettamente superiore ai dati reali. Secondo l'azienda canadese, infatti, l'impianto riesce ad estrarre una tonnellata di COcon una spesa compresa tra i 94 e i 232 dollari (circa 80/207 euro). Secondo gli studiosi, già dal 2021 l'impianto sarà capace di produrre 200 barili al giorno di nuovo combustibile al prezzo di 1$ al litro (un prezzo non molto basso ma comunque non proibitivo).

Queste nuove ricerche, unite agli sforzi di alcune amministrazioni (come quello della California che incentiva con agevolazioni economiche l'utilizzo di carburanti a basso impatto ambientale), permettono di vedere una possibile soluzione al problema dell'effetto serra e dell'aumento della temperatura globale. La speranza è che nel prossimo futuro si sia in grado, se non di eliminare l'anidride carbonica, quanto meno di limitarne al massimo l'aumento.

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