Il buco nell'ozono si è ridotto del 20% in 30 anni: cosa comporta questo per la Terra?

di Simone Fabriziani

11 Aprile 2019

Il buco nell'ozono si è ridotto del 20% in 30 anni: cosa comporta questo per la Terra?
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I rapporti diplomatici tra le varie nazioni del pianeta hanno da tempo cercato di invertire la rotta dei danni ambientali causati dall'altissimo livello di inquinamento che stiamo vivendo ormai da decenni. Un tentativo significativo è stato intrapreso nel 1987 grazie ai Protocolli di Montreal, accordi internazionali che nel tempo hanno provato a contenere i pericoli causati dal buco nell'ozono.

A trent'anni dalla firma del protocollo, sembra improvvisamente che i livelli del buco nell'ozonosfera siano incredibilmente diminuiti del 20%.

via NASA

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Wikimedia

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In poche parole, l'ozonosfera è una zona della stratosfera terrestre composta da ozono che assorbe il 99% delle radiazioni ultraviolette ad alta frequenza, consentendo alla superficie terrestre di essere abitabile, ma a metà degli anni '80 diversi scienziati della British Antarctic Prospecting scoprirono un buco in questo strato protettivo del pianeta , che nella zona del Polo Sud rappresentava fino al 50% in meno di ozono, questo perché proprio in Antartide, il buco si forma ogni anno all'inizio dell'inverno. I raggi del sole purtroppo causano una reazione tra ozono nell'atmosfera e cloro in composti chimici come ad esempio i clorofluorocarburi; questa reazione distrugge le molecole di ozono e causa il pericoloso buco nello strato dell'atmosfera.

Di fronte ad una tale minaccia, nel 1987 è stato ratificato il Protocollo di Montreal, accordo nato come vera e propria guida per le grandi potenze internazionali per ridurre le emissioni globali di sostanze che riducono lo strato di ozono.

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NASA

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Dopo vari decenni dalla firma del protocollo internazionale, il satellite Aura della NASA ha confermato il successo, finora parziale, del Protocollo di Montreal: dal 2014 la dimensione del buco nello strato di ozono è stata ridotta del 20%! Ma, sebbene le notizie siano più che confortanti, non dovremmo cantare subito vittoria; purtroppo, i composti chimici che più danneggiano lo strato di ozono, come ad esempio i clorofluorocarburi già citati, possono richiedere addirittura fino a un secolo per scomparire!

Ma di certo non neghiamo che, alla luce della situazione attuale sui livelli di inquinamento ambientale causati dal buco nell'ozono, questa ci sembra, finalmente, una notizia di cui poter genuinamente gioire.

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