Molti pensano sia il male del secolo: cos'è e come si riconosce la sindrome del pensiero accelerato

di Simone Fabriziani

29 Marzo 2019

Molti pensano sia il male del secolo: cos'è e come si riconosce la sindrome del pensiero accelerato
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Ogni giorno siamo esposti a migliaia di stimoli: notizie, social network, eventi , impegni lavorativi, notifiche dai nostri smartphone; tutto ruota fin troppo vertiginosamente intorno a noi. Questo bombardamento potrebbe influenzare il nostro cervello e causare livelli di ansia mai registrati prima.

Un medico brasiliano si è dedicato per più di 20 anni allo studio di questo fenomeno, che chiama sindrome del pensiero accelerato (SPA) e che afferma essere il vero e proprio male di questo secolo. Ecco perché.

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bruce mars/Pexels

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A studiare il fenomeno è lo psichiatra brasiliano Augusto Cury, che in un' intervista a BBC World ha affermato a proposito della sindrome: "consiste in un aumento della velocità dei pensieri che ha l'effetto di diminuita capacità di concentrazione e aumento dell'ansia. Questa sindrome sarebbe generata dalla enorme quantità di stimoli a cui i bambini sono esposti, ma anche i giovani, gli studenti e i lavoratori."

Sulla base della ricerca di Cury, milioni di bambini, adolescenti e adulti modificano la costruzione di pensieri ed emozioni in modo esagerato, senza bisogno di traumi e la ragione di ciò è l'eccesso di informazioni e attività giornaliere, i social network e quella che Cury definisce "intossicazione digitale".

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Army.mil

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Questo male colpisce particolarmente gli studenti, che non riescono a sviluppare un ragionamento profondo e schematico , sono molto più reattivi, agiscono semplicemente secondo il fenomeno stimolo-risposta, reazione-azione e non riescono a gestire i loro conflitti in modo più intelligente, né hanno il coraggio di pensare o di discutere idee .

Secondo Cury, è meglio imparare a prendere le cose lentamente e pensare attentamente e raccomanda caldamente anche di parlare dei propri fallimenti in modo che i nostri figli o gli studenti studenti capiscano che nessuno sale sul podio senza aver fallito prima. Cury inoltre ritiene essenziale cambiare l'era dell'educazione mondiale per passare dall'età dell'informazione all'età della gestione della mente umana.

Una raccomandazione che, in un'epoca in cui il vero bombardamento è quello interiore, ci auguriamo possa cambiare il modo di gestire le nostre ansie, le nostre preoccupazioni e la gestione della frenetica vita di tutti i giorni!

 

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