Un ragazzo muore dopo aver mangiato della pasta lasciata per troppo tempo a temperatura ambiente

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di Marco Renzi

31 Gennaio 2019

Un ragazzo muore dopo aver mangiato della pasta lasciata per troppo tempo a temperatura ambiente
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Quella che vi raccontiamo è la storia vera di uno sfortunato studente belga di 20 anni, che è andato incontro ad una tragica fine in conseguenza di un'abitudine decisamente molto diffusa: quella di prepararsi i pasti in anticipo.

Il ragazzo, probabilmente per risparmiare tempo e soldi, era solito preparare la domenica una grossa quantità di pasta, che poi consumava durante i giorni successivi, riscaldandola ed eventualmente aggiungendo dei condimenti. Purtroppo però il cibo preparato non veniva conservato correttamente, e i tristi sviluppi della vicenda ne sono la conseguenza.

via Journal of Clinical Microbiology

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Quinn Dombrowski/Flickr

Quinn Dombrowski/Flickr

Un giorno il ragazzo ha riscaldato gli spaghetti, ha aggiunto della salsa e li ha consumati: il gusto era strano, ma lui ha dato la responsabilità al condimento. Uscito per un po' di attività sportiva, 30 minuti dopo ha cominciato ad accusare crampi addominali, mal di testa e nausea; tornato a casa, ha iniziato a stare male con lo stomaco e l'intestino, ma ha preferito non chiamare il medico: ha bevuto dell'acqua e si è messo a dormire, pensando si trattasse di una normale indigestione.

Purtroppo non era così. La mattina successiva i genitori si sono preoccupati perché non si era presentato alle lezioni e alle 11 sono andati a cercarlo: quando lo hanno raggiunto, il ragazzo era già morto.

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Marco Verch/Flickr

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Gli esami successivi hanno chiarito che il decesso era avvenuto alle 4 del mattino, circa 10 ore dopo aver mangiato gli spaghetti. La causa? Una necrosi del fegato causata, come verrà poi rilevato dal National Reference Laboratory for Food-borne Outbreaks, dal Bacillus cereus.

Si tratta di un batterio patogeno che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari. È comunemente presente nel suolo e nella polvere, ma contamina alimenti a base di riso e più raramente pasta o altri cibi che dopo la cottura non sono stati raffreddati velocemente oppure non sono stati adeguatamente conservati.

Le intossicazioni da Bacillus cereus sono molto comuni, e di solito i sintomi passano nel'arco di 24 ore. Il caso di questo ragazzo è stato particolarmente sfortunato, poiché il campione di pasta conteneva moltissime tossine. Però di certo può insegnarci qualcosa: i cibi, anche se sconditi, sono un ambiente ideale di proliferazione batterica. Il consumo, dopo una conservazione inadeguata, può rivelarsi sorprendentemente dannoso per il nostro organismo.

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