La Svezia esulta: ha raggiunto gli obiettivi ambientali fissati per il 2030 con 12 anni di anticipo

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di Claudia Melucci

19 Gennaio 2019

La Svezia esulta: ha raggiunto gli obiettivi ambientali fissati per il 2030 con 12 anni di anticipo
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Ci sono paesi che arrancano ad adeguarsi ai cambiamenti tecnologici che la natura ci supplica, e paesi che invece hanno fatto dello sviluppo di tecnologie green un cavallo di battaglia. Tra questi c'è sicuramente la Svezia che attualmente guida la rivoluzione verde in Europa, staccando di molto tutti gli altri membri dell'Unione.

È l'unico paese, infatti, ad aver raggiunto con larghissimo anticipo gli obiettivi ambientali fissati per il 2030.

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La Svezia ha raggiunto gli obbiettivi che si era prefissata per il 2030, nell'ambito delle energie rinnovabili: produrre 18 Terawattora di energia pulita. La notizia sta nel fatto che ci è riuscita con ben 12 anni di anticipo. Come? Puntando tutto sull'eolico.

Fino al 2030, comunque, la nazione scandinava non resterà con le mani in mano, tutt'altro: ha infatti stabilito un nuovo traguardo, aggiungendo altri 18 TWh al totale dell'energia rinnovabile prodotta. Nulla fa pensare che non riuscirà a conquistare anche questo traguardo, probabilmente di nuovo con anticipo. 

La Svezia guida la transizione dall'energia fossile a quella rinnovabile in Europa, anche se attualmente alla corsa stanno partecipando davvero pochi concorrenti: entro il 2040 l'obiettivo svedese è anche quello di produrre il 100% di energia rinnovabile e di produrre zero emissioni di gas serra. 

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Nel resto del mondo la situazione sulla conversione alle energie rinnovabili è molto variegata: si passa dall'Asia, che ha investito molto sul green ed ora rappresenta oltre il 40% della capacità rinnovabile del mondo, alle singole realtà europee per nulla incoraggianti. 

Il progresso della Svezia dimostra come abbracciare un cambiamento radicale, in poco tempo, sia possibile senza nuocere troppo all'economia: ora, per gli altri paesi, si tratterebbe solo di imitare i passaggi svedesi, ma non è difficile immaginare che non saranno in molti a seguirne le tracce.

La rivoluzione ambientale, tanto agognata e sperata, però, deve essere fatta necessariamente collaborando, insieme. 

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