Un'azienda giapponese dà 6 giorni di ferie in più a chi non fuma per compensare le pause sigaretta

di Giulia Bertoni

03 Novembre 2017

Un'azienda giapponese dà 6 giorni di ferie in più a chi non fuma per compensare le pause sigaretta
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Di motivi per aumentare (e allungare) il numero delle pause dal lavoro se ne possono trovare diversi, ma bisogna ammettere che chi fuma ne ha uno "fisso" in più per lasciare la propria postazione.
Per compensare la quantità di tempo passata in pausa fra fumatori e non fumatori e per incoraggiare i primi ad abbandonare questo vizio, un'azienda giapponese ha deciso di introdurre una nuova regola contrattuale: garantire 6 giorni di ferie in più all'anno a coloro che non fumano.

Immagini di copertina: Pixabay.com 1/2

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Facebook/Piala

Hirotaka Matsushima, il portavoce dell'azienda di Tokyo, ha reso noto che il CEO ha preso questa decisione in seguito a una segnalazione fatta da un dipendente in un apposito box delle proposte: "Un membro del nostro staff, non fumatore, ha rimarcato come le pause sigaretta di altri colleghi stessero provocando uno squilibrio fra minuti di pausa e ore di lavoro rispetto a chi non ha questo vizio".

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"Il nostro CEO ha letto la nota ed ha convenuto che esisteva realmente uno squilibrio".

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"Il nostro ufficio si trova al ventinovesimo piano di un edificio nel distretto di Ebisu; chiunque voglia fumare deve recarsi fino al piano terra e nel complesso si assenta per circa 15 minuti. Per compensare le cose, il direttore ha decretato che tutti coloro che non fanno pause così lunghe perché non fumano hanno diritto a vedere compensato quel tempo in sei giorni di ferie in più ogni anno".

Dei 120 impiegati dell'azienda, già una trentina ha iniziato a sfruttare questa possibilità.

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Il CEO Takao Asuka ha commentato questa decisione dicendo: "Spero di incoraggiare i nostri dipendenti ad abbandonare questo vizio non attraverso punizioni o richiami ufficiali, ma piuttosto incentivando chi non ricorre a questa dannosa abitudine".

Cosa pensate di questa storia? Vi sembra giusta, come decisione?

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