10 problemi psicologici causati da frasi "innocue" che i genitori dicono ai figli

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di Claudia Melucci

26 Giugno 2017

10 problemi psicologici causati da frasi "innocue" che i genitori dicono ai figli
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Che cosa c'è alla base delle mie paure? È una domanda che forse molti di voi si sono trovati ad analizzare, volendo capire il motivo di particolari difficoltà che caratterizzano la vostra vita da adulti. Nel caso in cui ci si rivolga ad uno psicologo, probabilmente la domanda avrà risposta in breve tempo. Si tratta spesso di preoccupazioni e paure maturate nei primi anni di vita e che poi si sono radicate in pianta stabile nella psiche. In alcuni casi determinate abitudini e dipendenze sono legate proprio al modo in cui i genitori hanno cresciuto i loro figli.

In particolare, gli psicologi imputano questi 10 problemi psicologici ad un atteggiamento errato dei genitori. 

via Ncbi

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In alcuni casi l'origine dei disturbi che si presentano da adulti è da ricercare nel comportamento sbagliato dei genitori.

In alcuni casi l'origine dei disturbi che si presentano da adulti è da ricercare nel comportamento sbagliato dei genitori.

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Ansia, depressione e mancanza di autosufficienza: gli adulti che soffrono di questo tipo di problemi probabilmente hanno dei cosiddetti "genitori elicottero", ovvero che non perdono mai di vista il proprio figlio, sanno tutto di lui, soprattutto della sua vita sociale. Se sentite sempre la necessità dell'approvazione di qualcun altro per compiere una scelta, probabilmente siete stati cresciuti in una famiglia molto "invasiva".

Dipendenze e sport estremi: alcuni genitori manifestano ai propri figli le complicazioni che sono seguite alla loro nascita, i sacrifici che si sono resi necessari e il rimpianto di averli concepiti. Il bambino si sottoporrà inevitabilmente a queste parole, iniziando a vedere se stesso come una fonte di male e negatività. In età adulta sarà molto propenso a comportamenti autodistruttivi e autolesionistici, come la dipendenza da alcol, fumo, droghe e la pratica di sport estremi. 

Incapacità di rilassarsi completamente: di solito le persone che presentano questo tipo di difficoltà sono stati bambini che hanno subito numerosi rimproveri e riprese: "stai composto", "non urlare", "non fare stupidaggini", "fai il bambino educato", "è ora che ti comporti da grande". Queste ramanzine presentano l'età adulta come un periodo rigido, di regole e formalità, e in effetti la persona diverrà molto seria, probabilmente non amerà i bambini e tutti coloro che si dimostreranno avere un comportamento infantile. 

Bassa autostima, desiderio di essere come gli altri: capita spesso di fare dei paragoni con altri bambini, screditando i propri figli: anche dire "io alla tua età ero già in grado di..." non è mai un buon modo per incoraggiare il proprio figlio. Al contrario questo produrrà uno spiccato senso critico nei propri confronti che porterà ad un adulto privo di autostima.

Difficoltà a stabilire rapporti con altre persone: dare avvisi e raccomandazioni ai figli non è sbagliato, ma anche in questo caso esagerare ha degli effetti negativi. Frasi come "non fidarti di nessuno", "ci sono tante persone che vogliono farti del male", "quel bambino non mi piace", portano il figlio a dubitare dei propri amici e di qualsiasi altra persona incontrata nella vita: questo potrebbe peggiorare pesantemente la capacità di stabilire dei rapporti. 

Bisogno di un partner madre/padre: spesso in una relazione amorosa si ricercano nel partner tratti comuni ad uno o a entrambi i genitori. Gli adulti che presentano questa caratteristica da bambini si sono sentiti più volte dire "sei troppo piccolo per fare questo": questo porta a ricercare nel compagno/a una persona che abbia un controllo e che imponga limiti proprio come a suo tempo fecero i genitori.

Repressione del talento, mancanza di iniziativa, e rifiuto di divertimenti pericolosi: ancora una volta la problematica da affrontare è la mancanza di autostima e fiducia nella propria persona, stavolta però dovute a frasi del tipo "non ti credere intelligente", "sei diverso dagli altri". Queste affermazioni distruggeranno ogni tipo di opinione personale nel bambino che avrà timore a dare seguito alle proprie passioni o a comunicare le proprie iniziative, proprio per paura di essere sminuito come accadeva da bambino. 

Solitudine e soppressione delle emozioni: se i genitori si mostrano molto riservati nei confronti del figlio, quest'ultimo assorbirà lo stesso comportamento da adulto. Anche lui sarà restio a mostrare i propri sentimenti e le proprie emozioni. Se inoltre vengono dette frasi tipo "Non piangere che sei grande", "I capricci sono da bambini piccoli", il bambino capirà che manifestare i propri stati d'animo è sbagliato e si terrà dentro un carico non indifferente di energia. 

Depressione e sensi di colpa: molti genitori fanno leva sull'andamento scolastico per formulare rimproveri e ramanzine. Far pesare l'iscrizione all'Università o minacciare punizioni in caso di brutti voti, crea un senso di oppressione sul bambino, che allo stesso tempo viene informato di tutti i sacrifici che la famiglia sta compiendo per farlo studiare.

Mancanza di autosufficienza, atteggiamento infantile: l'errore di molti genitori è prevenire l'azione (che sia uno sbaglio o meno) del figlio prima che questo possa sperimentarne gli effetti: "Non toccare il cane che morde", "non salire che cadi", "Attento che inciampi", "Lascia, faccio io..." determinano una dipendenza da terze persone e insicurezza. L'adulto si comporterà sempre come un bambino, non avendo avuto la possibilità di sperimentare le conseguenze delle azioni, e trarne dunque degli insegnamenti. 

Queste sono frasi che diciamo spesso ai nostri figli, ma forse ne abbiamo dimenticato il senso, il significato che assumono alle loro orecchie e le conseguenze che avranno un domani.



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