Crescere i figli senza mettere dei limiti può essere una catastrofe: è ora di riscoprire la parola "no"

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di Marco Renzi

25 Marzo 2017

Crescere i figli senza mettere dei limiti può essere una catastrofe: è ora di riscoprire la parola "no"
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Crescere dei figli sarà una delle sfide più grandi che vi capiterà di affrontare durante la vita. Diventerà impossibile se non sarete stati in grado di porre loro dei limiti. Spesso la parola “limite” viene vista come qualcosa di negativo, ma c’è un grande fraintendimento dietro tutto ciò. Un limite è qualcosa che confina ma anche qualcosa che guida: porre dei limiti significa aiutare la crescita personale dei nostri figli e facilitarne lo sviluppo. Significa educare.

via health.usnews.com

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Mindaugas Danys/Flickr

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Ma cosa succederebbe se decidessimo di farlo senza porre loro dei limiti? Crescerebbero privi del rispetto nei confronti della figura del genitore, diventando impertinenti, poco collaborativi, aggressivi e poco inclini a tollerare la frustrazione. Ma come imparare a porre dei limiti senza peggiorare la situazione? Per quanto complicato applicarli, di seguito abbiamo raccolto alcuni consigli che potrebbero rivelarsi utili.

1. Scopo: spiegate le vostre regole nella maniera più chiara, non dite semplicemente “fai il bravo”, ma “dammi la mano per attraversare la strada” o ancora “in biblioteca si parla a voce bassa”. Il vostro obiettivo è raggiungere lo scopo attraverso la sua comunicazione.

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2. Dare delle opzioni: date loro delle opzioni per scegliere la maniera migliore di obbedirvi, ad esempio “vuoi scegliere i vestiti o lo faccio io?” In questo modo sentiranno di avere il controllo sulla loro vita. Farete sempre in tempo a fargli indossare un maglione più pesante!

3. Siate rigidi: essere rigidi non significa urlare quando non obbediscono, significa parlare con voce ferma e la faccia seria. Significa che le regole importanti vanno rispettate: se avete deciso che si va a letto alle 21.00 ogni giorno si dovrà rispettare l’orario stabilito.

4. Rimproveri propositivi: se si comportano male non dite semplicemente “no”, probabilmente non sanno di fare quello che fanno. Dire “non correre” non propone al bambino una soluzione, piuttosto è meglio dire “Cammina invece di correre” in modo che saprà qual è il comportamento da seguire.

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5. Dare spiegazioni: capire i motivi dei limiti che gli vengono imposti li rende più facili da accettare. Non servono spiegazioni lunghe e contorte ma ne bastano di semplici: “non mordere gli altri bambini perché farai loro male”. Ricordatevi che “perché no” non è una spiegazione.

6. Disapprovate un comportamento non i vostri figli: non mostrate sdegno nei loro confronti, non dite “sei cattivo” ma “quello che stai facendo è sbagliato”.

7. Controllate alcune emozioni: quando si è arrabbiati ci sono più probabilità di essere fisicamente e verbalmente bruschi. Cercate di calmarvi prima di affrontare la situazione.

E ricordatevi, non cedete ai loro capricci, siate chiari e dategli affetto. Vedrete che in questo modo crescerete dei figli educati e autosufficienti.

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