Ricercatori spiegano il motivo per cui è importante mandare i bambini a letto sempre alla stessa ora (e presto)

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di Francesca Argentati

16 Febbraio 2024

Ricercatori spiegano il motivo per cui è importante mandare i bambini a letto sempre alla stessa ora (e presto)
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Alcune abitudini possono incidere sullo sviluppo cerebrale dei bambini? Stando a uno studio, sembra proprio di sì. Ecco cosa ha scoperto la scienza a riguardo.

 

I ricercatori scoprono la differenza nel cervello dei bambini che hanno una "rigida" routine serale e di quelli che non ce l'hanno

 

 

La mancanza di sonno compromette lo sviluppo cerebrale nei bambini

La mancanza di sonno compromette lo sviluppo cerebrale nei bambini

Freepik

Chi ha dei figli piccoli sa quanto possa essere difficile stabilire regole e routine quotidiane, da riuscire a far rispettare e mantenere. A partire dai pasti, spaziando dai compiti, fino all'orario dei pasti e al momento in cui andare a dormire, ci sono molti aspetti da tenere in considerazione e "organizzare" in modo adeguato. La scienza ha ormai scoperto da tempo che la qualità del sonno dei bambini è fondamentale per un buon apprendimento durante il giorno, ma sembra anche incidere significativamente sullo sviluppo del cervello infantile

Essere rigorosi e intransigenti quando si tratta di mettere i propri piccoli a letto, dunque, sarebbe fondamentale, ma non solo: anche le altre abitudini giornaliere dovrebbero essere stabilite con metodo, stando al parere degli esperti. La qualità e la durata necessaria del sonno sono importanti a qualunque età: da questo dipende il corretto funzionamento cognitivo e il benessere generale, ma nei bambini acquisiscono una importanza particolare. Un riposo insufficiente, dice la scienza, può compromettere lo sviluppo cerebrale, rallentandolo e sfavorendo anche il rendimento scolastico.  

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Routine famigliare e sonno nei bambini

Routine famigliare e sonno nei bambini

Pexels

Una ricerca condotta dagli scienziati della Colorado State University, USA, ha messo in luce un aspetto in particolare legato al sonno infantile: stando ai risultati emersi, i bambini che non ricevono regole precise sembrano non dormire abbastanza e avere un cervello meno sviluppato dei coetanei che sperimentano un riposo adeguato. In che modo, nello specifico, questo inciderebbe sul sonno dei bambini? Secondo i ricercatori, avere una vita famigliare più disordinata, senza abitudini e routine prestabilite, con orari disorganizzati e discontinui durante il giorno, può incidere negativamente sul riposo. Lo studio si è quindi rivolto con particolare attenzione sul collegamento tra sonno infantile e sviluppo del cervello nei bambini.

"I disturbi del sonno sono stati costantemente collegati a risultati scolastici inferiori e a una peggiore salute mentale nei bambini. Gli obiettivi di questo studio erano di indagare le associazioni tra la durata del sonno e morfometria cerebrale nei bambini, ed esaminare il ruolo dell'ambiente del sonno e delle routine familiari in queste associazioni" si legge nello studio.

Il team di ricerca ha osservato la struttura cerebrale dei bambini

L'approccio scelto dai ricercatori ha combinato l'uso di scansioni MRI della struttura e della funzione cerebrale dei bambini con sondaggi inerenti alle routine famigliari in grado di impattare sui modelli di sonno infantile. In particolare, la professoressa assistente Emily Merz del Dipartimento di Psicologia, che ha condotto lo studio, ha osservato la struttura cerebrale tramite scansioni MRI, esaminando lo spessore corticale e la dimensione dell'amigdala per capire meglio gli effetti di queste discontinuità sullo sviluppo del cervello.

Se molti bambini, per via delle nuove tecnologie o altri fattori, non dormono a sufficienza, quelli che non sperimentano una quotidianità organizzate hanno un rischio maggiore di avere uno scarso riposo. Questo, ha spiegato la Merz, potrebbe essere causato da un maggiore senso di "precarietà" dovuto alla mancanza di "regole fisse" che porta a una sorta di instabilità quotidiana. Ancora, case rumorose e ambienti di riposo poco rilassanti potrebbero influire ulteriormente.

Durante le ricerca, la Merz e i suoi collaboratori hanno intervistato 94 bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni appartenenti a categorie famigliari differenti, compresi genitori con livelli di istruzione diversi. 

L'importanza delle regole durante l'infanzia

L'importanza delle regole durante l'infanzia

Freepik

I risultati hanno indicato che una minore scansione e organizzazione degli orari quotidiani erano "significativamente associati a una minore durata del sonno nei giorni feriali nei bambini e a uno spessore ridotto nella corteccia temporale media sinistra, postcentrale destra e frontale superiore destra e a un volume dell’amigdala basolaterale ma non centromediale più piccolo. Le routine familiari hanno mediato in modo significativo le associazioni con la durata del sonno nei giorni feriali nei bambini" riporta lo studio. Secondo la Merz una mancata coerenza delle routine familiari potrebbe "aumentare potenzialmente lo stress dei bambini e ridurre il tempo dedicato al sonno, con un impatto quindi sullo sviluppo del cervello”.

Melissa Hansen, autrice principale dello studio e laureata in neuroscienze cognitive, approfondirà ulteriormente la ricerca esaminando la connettività tra le regioni del cervello in rapporto alla quantità di sonno nei bambini. "I nostri risultati più recenti suggeriscono che l'insufficienza del sonno può essere associata non solo alle dimensioni e alla struttura del cervello, ma anche alla funzione dei circuiti cerebrali che elaborano le emozioni nei bambini" ha affermato la Merz. "L'infanzia è un periodo delicato dello sviluppo in cui le esperienze ambientali possono avere influenze potenti e durature sul cervello."

Secondo l'esperta, è fondamentale che i bambini durante questa delicata della vita ricevano quindi regole precise e stabili circa gli orari quotidiani da rispettare, evitando la discontinuità e conferendo, così, un senso di "stabilità" quotidiana che scandisca ogni giornata. In questo modo, anche il momento di andare a dormire sarà sempre lo stesso, favorendo il riposo del bambino e il suo sviluppo cerebrale. 

Tu che ne pensi?

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