Triangolo delle Bermuda: ecco com'è nata la leggenda e perché non dovrebbe spaventarci (troppo)

di Giulia Bertoni

16 Novembre 2016

Triangolo delle Bermuda: ecco com'è nata la leggenda e perché non dovrebbe spaventarci (troppo)
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La leggenda del Triangolo delle Bermuda, anche noto come il 'triangolo maledetto' o 'triangolo del diavolo', è una delle più conosciute e discusse al mondo. Decine di libri sono stati scritti per fare il resoconto di tutti i misteri che si dice abbiano interessato questa specifica area dell'Oceano Atlantico, così come decine di film sono stati girati prendendo spunto dalle storie di misteriose sparizioni lì avvenute. Eppure noi ci sentiamo di supportare quanti, almeno dal punto di vista scientifico, sostengono che non ci sia proprio nulla di eccezionale sugli incidenti registrati in questa zona del nostro Pianeta. Ecco perché.

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Come alimentare una leggenda.

Come alimentare una leggenda.

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Tutto ebbe inizio con il caso del Flight 19: il 5 dicembre 1945 un gruppo di aerei militari americani decollò per un normale volo di addestramento ma non rientrò mai alla base di Lauderdale (Florida). Da quel momento in poi diversi scrittori iniziarono a raccogliere "informazioni" sulle sparizioni di navi e aerei nella zona di Oceano Atlantico compresa fra la Florida, Porto Rico e l'arcipelago delle Bermuda e sin da allora s'iniziò a parlare di fenomeni soprannaturali. Nel 1974 ebbe particolare successo un libro (poi ampiamente confutato) scritto da Charles Berlitz intitolato "The Bermuda Triangle" che speculava proprio su questo argomento.

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Nessuna particolarità.

Nessuna particolarità.

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Anche se non siamo qui per asserire che il mistero, in assoluto, non esiste, lasciateci almeno puntualizzare alcune cose: il numero di incidenti registrati in questa zona non è maggiore a quello di altri luoghi del Pianeta; i confini entro i quali sono stati calcolati tali incidenti cambiano di storia in storia per cui nella maggior parte dei resoconti il loro numero non è affidabile; molte delle sparizioni furono inventate di sana pianta o si trattò di casi reali avvenuti però in altre zone del mondo.
In un luogo naturalmente soggetto a cicloni tropicali, gli esperti ci dicono che il tasso di incidenti proporzionato al traffico in quella zona è nella norma e che molti degli incidenti accertati derivano da cause fisiche o meccaniche ben note.
In sostanza possiamo continuare a godere della suspense guardando film che raccontano di catastrofici incidenti senza spiegazioni ma ricordando che le probabilità di rimetterci la vita sorvolando il triangolo delle Bermuda sono le stesse che altrove.

Concludiamo con una curiosità: nel 2013 il WWF ha stilato un elenco delle 10 zone della Terra più pericolose per la navigazione: il triangolo del mistero non era fra queste.

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